1.6.10

No, l’amore per la Paganese non retrocede.



Ho ricevuto questa bellissima lettera da un tifoso della Paganese che vuole restare anonimo, eccola:

No, l’amore per la Paganese non retrocede.
Il fischio finale di domenica sera ha aperto uno squarcio dentro di me, mi sono girato a vedere le facce ammutolite attorno a me e in un attimo ho rivisto la mia storia di tifoso dalla prima volta che ho conosciuto la stella.
Era una estate del 1992 mi pare, una partita con le vecchie glorie della Paganese. Ricordo tra gli altri, Mammì, Granozi, Sassu. Andammo con gli amici di scuola negli spogliatoi per farci dare le magliette.
Da allora, avevo 12 anni, ne è passata di acqua sotto i ponti, la vita mi ha portato lontano da Pagani, e pure mi ritrovo ancora qui a vivere queste emozioni, a guardarmi intorno e vedere tra i tanti ragazzi sempre le solite immancabili facce, quelli che vedevo da ragazzino e che ho ritrovato sempre ovunque, dall’Eccellenza alla C1, da Vallo della Lucania a Caserta, da Ferrara a Livorno.
Perché amare la Paganese significa amare il popolo della Paganese, i ricordi, la fratellanza che ci lega.
Con molte di quelle persone, di quei tifosi “storici” che vedevo da ragazzino non ho forse mai nemmeno parlato, ma è come se ci fosse un legame invisibile, basta un’occhiata e ci capiamo: siamo tifosi della Paganese.
E’ quella magia che si ripete ad ogni campionato, ogni estate quando si va a vedere il ritiro, ogni settimana quando si passa allo stadio per gli allenamenti, e ogni domenica al Torre.
Sono quei ricordi di mio nonno che ogni santa domenica casalinga mi faceva trovare il biglietto della partita.
Cos’è la Paganese per noi…
A volte penso che le emozioni provate sui campi polverosi delle serie minori erano anche più belle di queste del calcio “vero”, ma in fondo in fondo sono la stessa cosa per me, sono l’occasione per vestire l’azzurro e stare in mezzo agli altri “malati”, per sentire l’emozione di una gara importante, per condividere l’ombrello in una domenica piovosa, per urlare a squarciagola dopo un gol.
Cos’è la Paganese, per me…è un filo rosso di emozioni che attraversa tutta la mia vita e i miei ricordi.
È troppo più di una serie C1.
E’ una cosa che non retrocede.

Un innamorato.


(foto dal forum EsserePaganesi)