26.5.10

Non è ancora finita, chiariamolo subito. La salvezza della Paganese non è una chimera.

Non è ancora finita, chiariamolo subito. La salvezza della Paganese non è una chimera, come qualcuno la vuol far passare dopo il pareggio interno di domenica contro il Viareggio. Proprio la prestazione ed il carattere messo in campo in un Marcello Torre carico di passione è la base da cui partire per compiere l'impresa a Livorno. Fare discorsi catastrofici dopo un mezzo passo falso interno non è la medicina migliore. Abbiamo visto tutti, tranne i soliti gufi, come la Paganese abbia meritato sul campo di far propria l'intera posta in palio. La punizione di Caturano sa di beffa ma un appunto alla squadra ed al tecnico mi sento di muoverlo. L'approccio al secondo tempo non mi è piaciuto, bisognava spingere sulle ali dell'entusiasmo, forti di un vantaggio anche fortunoso come quello di Ibekwe. Passaggi sbagliati, centrocampo sfilacciato e lanci lunghi. Un atteggiamento tattico, con pedine fuori ruolo, alquanto discutibile e che ci ha lasciati sorpresi. Il rammarico è grande. La squadra ha ripreso a spingere solo dopo il cazzotto in faccia di Caturano, su cui forse si poteva fare di più. In primis evitare falli stupidi e adoperare maggiore accortezza nel posizionare la barriera. La sfortuna non ci ha aiutato ma si volta pagina. Non mi sento di dare percentuali sull'esito della battaglia di domenica. La Paganese però non ha alibi. Sarà fondamentale l'approccio alla gara. Attaccare a testa bassa non è la soluzione giusta ma ci vorrà tanta pazienza e sacrificio. La grinta non mancherà, così come un sostegno incessante da parte di circa un migliaio di tifosi in partenza da Pagani. Come vorrei che fosse già domenica, l'attesa è infinita. Il mio invito è rivolto a coloro che non credono nell'impresa. Restate in città e soprattutto in silenzio. Poi se ne riparlerà al triplice fischio della sfida dello stadio Picchi. VAMOS A LIVORNO...VERSO LA SALVEZZA

Francesco Pepe per Paganese.it