Questo finale di campionato (1 punto in 4 partite) verrà ricordato come una piccola nube passeggera nel cielo meravigliosamente azzurro dell’anno della promozione in serie B. Mi rallegro pensando alla gioia degli amici di Pagani la cui passione meriterebbe… quantomeno un posto per la finale di Champions di Madrid… altrochè play out!
La loro esultanza non cancella però un pizzico di innegabile dispiacere per come è finita la nostra cavalcata. Una stagione così avrebbe meritato ben altra conclusione. Sognavo un’altra uscita dal campo trionfale per i nostri eroi… in uno stadio ancora gremito e tra uno sventolio di bandiere azzurre… E’ finita invece con l’ennesimo acquazzone di questa annata, gli spalti vuoti ed i ragazzi della curva quasi da soli a cantare la loro eterna gratitudine per questa incredibile squadra.
Poco male, il nostro campionato l’avevamo vinto con quasi due mesi d’anticipo. A Perugia il 14 marzo avevamo già racimolato 61 dei 67 punti che oggi ci permettono di guardare tutte le avversarie dall’alto in basso dopo aver tagliato lo striscione d’arrivo. Cifre che non vanno relegate in un angolino nel momento di trarre i bilanci di questa annata indimenticabile. Per dieci mesi abbiamo applaudito un super Novara. Non dobbiamo mai dimenticarcelo. Considerazioni però che mi fanno rimpiangere ancora di più il fatto che non si siano create le condizioni (sconfitta inattesa e nubifragio) per una standing ovation a questa squadra al momento del commiato dal campionato. Ci saranno altre opportunità (supercoppa e forse un’amichevole di lusso) e non dovremo farcele sfuggire per nulla al mondo… Ci capiterà ancora di gustarci delle promozioni del Novara (almeno lo spero…) Ma difficilmente assisteremo ad un’altra supremazia del genere… lungo tutta la stagione…
I finali di stagione nel campionato italiano sono così. Ormai è quasi una regola non scritta: le motivazioni contano più dei valori tecnici. Assurdo fare i moralisti o cercare comodi capri espiatori come qualcuno tentava di fare in un recente passato con scarsa onestà intellettuale.
La Paganese ha meritato di giocarsi la salvezza ai play out per la caparbia determinazione con cui ha inseguito un penultimo posto che ad un certo punto pareva troppo distante. Il Lecco ha meritato la retrocessione per la confusione tecnico societaria ambientale che ha intaccato il valore di una squadra dal tasso tecnico certamente più che discreto. Detto questo, è innegabile che la Paganese sia stata molto più fortunata del Lecco nell’affrontare a domicilio il Novara meno affamato di punti di tutta la stagione.
Voltiamo pagina. Oggi al “Bentegodi” il Portogruaro ha scritto una splendida pagina di sport. Ci ha insegnato ancora una volta che nel calcio le fiabe esistono ed il lavoro e l’organizzazione possono ribaltare verdetti che sembrano imposti dal blasone… Un anno fa di questi tempi a Portogruaro quasi nessuno sapeva indicarmi dove fosse lo stadio “Mecchia” … Grandi complimenti alla squadra di Calori… ma dobbiamo fare di tutto per vincere questa Supercoppa… Perché la vittoria fa parte del “Dna” di questo Novara e bisogna riprendere il prima possibile le buone abitudini. Per chiudere questa stagione con il grande e meritato applauso che oggi ci è stato negato dalle avverse circostanze.
Per il momento… dedichiamoci ai nostri “azzurrini” a caccia di uno scudetto tricolore da conquistare del nostro stadio. Comunque vada a finire… la corazzata “Berretti” di quest’anno è l’esaltazione del grande lavoro di un tecnico serio e preparato come Jack Gattuso. Un uomo che ha dato tanto ai nostri colori, senza mai perdere la sua umiltà. Un tecnico che anche sabato scorso, bacchettando i suoi ragazzi nel dopogara, ha dato una lezione di stile al presuntuoso Verona che è sceso nella ripresa al “Piola” vittima di una sorta di isteria collettiva che non ha giovato all’immagine del glorioso Hellas…. Ci attendono ancora grandi emozioni da vivere prima del rompete le righe… Forza Azzurrini! Forza Novara sempre!
Massimo Barbero - forzanovara.net
