Come cambiano i campionati da una settimana all’altra? In maniera impressionante. Lo sa bene la Paganese, che si ritrova a 90’ dal termine con il “70% di probabilità” (cit. Pantanelli) di andarsi a giocare i play-out. Lo sa bene il mister, Pino Palumbo, criticato da mezzo mondo per le sue scelte e per la sua introversione, che è quasi irriconoscibile in sala stampa al termine della gara. Lo sa bene il Lecco, che si ritrova da un momento all’altro nel baratro senza accorgersene. Lo sanno bene i tifosi, che non hanno voluto assistere ad una delle partite più memorabili della storia della Paganese. Lo sa bene il sottoscritto, che insieme agli altri colleghi, ci stava rimettendo la pelle mentre commentava la gara. In questo prologo ho anticipato tutti i temi di questo appuntamento settimanale. Procediamo con ordine.
PAGANESE – Dalle stalle alle stelle in 45’. Il gol del Varese a fine primo tempo ha suonato la carica agli undici ragazzi in campo, che ci hanno messo cuore e anima, più che testa e muscoli, e sono riusciti a portarsi a casa un match a senso unico e dominato per larghi tratti. Il Perugia ha avuto un atteggiamento di attesa, per poi attaccare in contropiede. Brava la difesa a non concedergliene neppure uno, bravi i centrocampisti a creare una sorta di diga fra la difesa e l’attacco. Oltre allo straordinario Tortori, che secondo me ora come ora sta facendo davvero mangiare le mani a Palumbo, una menzione va fatta a Lasagna, sempre attaccato nelle ultime gare, ma che ha fatto scattare la molla giusta nella testa dei compagni. Adesso i play-out non sono un’utopia, bisogna concentrarsi anche fra sette giorni a Novara per dare seguito alla gara di ieri. Anche con un pareggio gli spareggi salvezza sarebbero della Paganese, ma bisognerà sempre attendere il risultato del “Sinigaglia” di Como.
PALUMBO – Dicevo di un mister irriconoscibile in sala stampa, che dà seguito alle sue dure dichiarazioni di sabato e se la prende con tutti quelli che in settimana avevano dato la Paganese per spacciata. Forse in questi ci sono anche io, che lunedì avevo affermato che solo la matematica ci teneva in vita ma non era contro la Paganese. Sinceramente non mi aspettavo l’exploit del Varese a Lecco, soprattutto per le motivazioni della squadra bluceleste. Alcuni colleghi in tribuna stampa che hanno ascoltato la radiocronaca di Lecco - Varese, mi raccontavano di un tiro a bersaglio dei calciatori varesotti, che si sono comportati egregiamente e in maniera professionalmente impeccabile. Palumbo verrà esaudito: i numeri, le tabelle e tutte le considerazioni da fare su questo campionato le faremo, l’ho promesso già tempo fa, indipendentemente dal risultato che la Paganese raggiungerà.
LECCO – Quando giunse a Pagani nella gara prima di Natale, era in parabola discendente dopo un inizio da outsider. Da allora la formazione lombarda non si è più ripresa e ancora una volta il suo destino e quello della Paganese si incrociano in uno degli scherzi più belli (dipende dai punti di vista) che il fato possa fare. La salvezza del Lecco passa per Como, per la casa degli odiati cugini a cui occorre la vittoria per dirsi fuori anche dai play-out e raggiungere la matematica salvezza. Anche il vantaggio nella differenza reti è stato annientato dai due gol subiti e da quelli messi a segno dalla Paganese.
TIFOSI – Condivisibile ed accettabile la motivazione per cui gli ultras hanno disertato l’incontro e hanno lasciato mestamente vuota la Curva Nord. Un harakiri della società, quello di indire la Giornata Azzurra nella gara più importante dell’anno, mentre in altri stadi (vedi Pergocrema) gli spettatori pagano il biglietto ad un prezzo simbolico. Una scelta contestabile della società che fa terminare non bene la stagione casalinga della Paganese.
Infine chiudo con la speranza, parola forse abusata in questo periodo, ma mai ci fu parola più azzeccata. Ieri è stata una giornata perfetta: oltre alla vittoria della Paganese, anche dagli altri campi sono arrivate notizie confortanti. La domenica vissuta ieri al “Torre” è di quelle che difficilmente si dimenticano, comunque vada questa stagione. La telecronaca fatta col cuore in gola per quel gol che non arrivava, le orecchie che cercavano di capire cosa stava succedendo a Lecco e l’agitazione che regnava sovrana in tribuna stampa, e non solo. Che non sia solo questa domenica, ma che io possa raccontare ai posteri questo miracolo, che si chiama salvezza, come il più grande, calcisticamente parlando, della città di Sant’Alfonso. AD MAIORA!!!
Danilo Sorrentino - www.paganese.net