Il risultato clamoroso c'è stato. La Paganese è nei play out come auspicato da più parti, pronta a giocarsi la permanenza in Serie C1. Dico pronta perché se c'è una cosa che non è possibile imputare a Palumbo e ai suoi ragazzi è la mancanza di impegno, anzi. Negli ultimi anni forse è questa la squadra che più di tutte ha mostrato attaccamento alla maglia, al tecnico e, secondo me, anche rispetto per la tifoseria. Secondo voi i giocatori non erano, e sono, consapevoli dei loro limiti tecnici e di organico? Ma non per questo si sono tirati indietro, giocando spesso alla pari con compagini di ben altra caratura. E se è vero che sarebbe bastato poco per migliorare questa squadra e vederla salvarsi con tranquillità, è vero anche che ora è importante credere che in queste due gare secche anche calciatori in ombra per l'intero campionato possano avere un sussulto di orgoglio. In città circolano i volantini della Curva Nord che riprende il famoso monologo di Al Pacino in "Ogni Maledetta Domenica" film intenso di Oliver Stone sul mondo dello sport e del football americano in particolare, ma è allo stesso tempo una chiara metafora della vita, quella vissuta ogni giorno da tutti noi e che ci investe in quanto uomini nelle vicissitudini quotidiane, siano esse positive che negative. Lo sport giocato o vissuto da spettatori è una conquista giornaliera, un passetto per volta, un tassello o anche un centimetro. Il ventitré di maggio si giocherà una prima sfida che vuole dire tanto per chi gioca e vuole dire tanto per chi assiste sia da dirigente che da tifoso e immedesimandomi in entrambi mi chiederei da dirigente:cosa farò domani? E da tifoso: abbiamo dato davvero tutto per rimanere dove siamo?
Carlo Avallone - paganese.it