22.6.10

Intervista a Carlo Tebi, tra i papabili mister della nuova Paganese.



Carlo Tebi, nato ad Alatri il 14 febbraio 1963, da calciatore, nel ruolo di difensore, ha vestito, tra le altre, anche la maglia della Paganese per quattro stagioni. Con gli azzurrostellati, dalla stagione 1983 a quella 1987, ha collezionato 120 presenze e realizzato 5 reti. Conclusa la carriera agonistica è stato allenatore in seconda di Chernomoretz, CSKA Sofia (Serie A bulgara), Napoli, Arezzo, Messina, Grosseto e Benevento.

Mister, tra i nomi papabili a sedere sulla panchina della Paganese c'è anche il suo. Lo può confermare?


"Sapere che il mio nome è accostato alla Paganese mi rende felice e ne sarei onorato però tengo a precisare che non c'è nulla di concreto. Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di conoscere, tramite amici comuni, il Presidente con il quale c'è stata una bella chiacchierata ". Che impressione ha avuto del patron azzurrostellato ? " Ottima. E' una persona diretta, chiara, limpida, è una persona con idee quindi non può che avermi destato un'ottima impressione. Me ne avevano già parlato, ora l'ho conosciuto di persona e gli faccio i complimenti ".

In questo incontro si è parlato anche di quelli che sono i progetti futuri e sopratutto di quella che sarà la prossima categoria ?

"Abbiamo parlato di calcio. Di calcio in generale, del passato, visto i miei trascorsi con la maglia azzurrostellata, e ovviamente del presente. Grazie ai meriti del Presidente, perchè ha fatto sempre i passi in base alle potenzialità della società, la Paganese, avendo i bilanci in regola, è tra le prime società ad essere ripescata. Abbiamo parlato un po' di tutto, nulla di specifico ma, ripeto, di calcio in generale. E' stata una chiacchierata molto ma molto piacevole ".


Qualora dovesse presentarsi l'opportunità, sarebbe per lei la prima esperienza. Timori ?

"Timori non ne ho. Ho timore solo della morte che è la cosa più brutta che ci possa essere. Parliamo pur sempre di calcio. Stiamo correndo troppo ma in ogni caso mi reputo pronto. Dopo dieci anni da assistente ai vari allenatori tipo Simoni, Ventura, Conte, Acori, Gustinetti, tecnici di tutte le categorie, credo di essere pronto per iniziare un'avventura tutta mia. Qualora ci fosse una possibilità, che può essere Pagani o qualche altra piazza, mi sento molto ma molto pronto ".

A Marzo, in un'intervista televisiva, alla vigilia della gara con il Benevento disse che la Paganese avrebbe sicuramente battuto i sanniti. Pronostico dettato dalla ragione o dal cuore ?

"L'ho detto con il cuore perchè lo speravo essendo stato a Pagani quattro anni e dei quali ho un ricordo bellissimo. Poi anche valutando il percorso del Benevento. Era in una fase di involuzione notevole. Era la mia speranza, non sono un mago (risata ndr). Indovinai per questi motivi, per il momento che attraversava il Benevento, per nulla favorevole, e perchè il cuore mi diceva forza Paganese (risata ndr) ".


Inevitabile un tuffo nel passato. Cosa ricorda delle quattro stagioni vissute a Pagani ?

"Ho ricordi bellissimi. Ero giovane, quei quattro anni mi hanno fatto maturare tanto, sono diventato uomo perciò Pagani mi ha lasciato un segno molto profondo. Eppoi lì ho ancora delle amicizie e ciò vuol dire che all'epoca sono riuscito a creare qualcosa di importante che mi è rimasta nella vita ".

Gianluca Russo per Paganese.it