22.6.10

A Nino il saluto di tutto il suo mondo.

NOCERA INFERIORE. Il momento più toccante a fine messa. Al microfono, prima Luca e poi Marco. Si son fatti forza, hanno superato l’emozione, ovviamente non le lacrime. Poche ma sentite ed applaudite parole per l’ultimo saluto pubblico al papá, ricordandone l’affetto ricevuto in larga dose (le parole del secondogenito Luca) oppure le emozioni vissute accompagnandolo ad una partita di calcio (le parole del primogenito Marco). • Subito dopo, zio Rino ad alzarsi dai banchi per abbracciarli, stringerli forte assieme alla madre Maria Rosaria ed alla zia Marisa. Tanta gente, commossa, ai funerali di Nino Cesarano. Affollata Santa Maria del Presepe, centralissima chiesa di Nocera, per la funzione celebrata dal parroco Ciro Galisi, che in una passaggio dell’omelia ha ricordato gli incontri avuti negli ultimi tempi con Nino, incontri caratterizzati da sacramenti, da comprensibili domande, da possibili risposte, di sicuro dalla fede. • C’era la scuola: presidi, colleghi attuali e non (persino giunti da posti del Cilento dove Nino aveva insegnato una trentina d’anni orsono), varie annate dei suoi alunni che lo chiamavano e chiameranno prof. C’erano giornalisti, tanti. Emozionati e commossi Patrizia Sereno e Mario Marra, vicinissimi a Nino negli ultimi, tremendi, mesi. Gli "storici", partendo dagli amici della radio, quelli di Rda: Nino Ruggiero, Biagio Esposito e Nello Ferrigno a rappresentare gli "sportivi" più esperti assieme a Salvatore Campitiello e Peppe Bove. Le generazioni successive con Della Morte, Zenna, Pisciotta, Pisani, Fabbricatore, Saturno, Nocera, Siani ed altri ancora. • Presente il mondo del calcio: gli ex presidenti della Paganese Iacuzio e Lombardi; l’attuale societá azzurrostellata; la Nocerina con Citarella, Marrazzo, Tamigi e Villani; il presidente Aia di Nocera, Gubitosa; altri uomini di calcio diventati amici fraterni come Mongibello, Vitiello e Prete. E poi i politici, gli amministratori comunali di Pagani e di Nocera, i compagni di sempre, i conoscenti ed i telespettatori che fino a qualche mese fa l’avevano visto apparire puntualmente ogni domenica sera a Telenuova, quando si trattava di analizzare con competenza ed eleganza il calcio dai massimi livelli ai dilettanti. • Tanta gente, tantissimi ricordi. Il più bello da Nino Ruggiero attraverso una nota pubblicata su facebook. Contiene tesori d’amicizia, di vita in comune, di anni che son trascorsi ma non hanno cambiato mai il rapporto nato in altre epoche: il primo numero del periodico Alè Paganese del 21 novembre 1976, la voce di Nino prestata alla radiotrasmissione notturna e pionieristica dei racconti scritti dal suo maestro Peppino Di Florio. • Al termine della funzione funebre, un lunghissimo applauso all’uscita della bara dalla chiesa. La pioggia fuori stagione ha accompagnato l’ultimissimo tragitto nocerino di Nino, portandolo verso la sua Pagani, dove riposerá per sempre.

Marco Mattiello - La Città di Salerno