Pagani. «Sono pronto a lasciare se ci fosse qualcuno disposto a subentrare». Per la prima volta il presidente della Paganese Raffaele Trapani è apparso davvero rammaricato, senza stimoli. E’ stata la sua prima sconfitta, anche se sul campo non ha perso contro il Viareggio né all’andata e né al ritorno. Il suo primo passo indietro dopo tanti passi avanti: «Di sicuro non si dirá più che sono fortunato - ha detto il patron - ma credo che adesso si debba aprire una nuova stagione per la Paganese. Non dico di essere scocciato, però qualcosa non è più come quando ho iniziato l’avventura da presidente della Paganese. Ho sentito, in questi ultimi giorni, di possibili acquirenti per la societá. Bene, parliamone. Sono sempre rimasto aperto al dialogo con chi voglia fare il bene di questo sodalizio, ma è anche ora di dire basta a chi vuole farsi soltanto propaganda». • Un Trapani ancora scosso dal pareggio di Livorno, soltanto assaporata la possibilitá di vincere e salvarsi: «E’ stata una stagione in cui tutto ci è girato storto, lo abbiamo detto e ridetto. E’ difficile adesso parlare di continuitá, nuovo progetto o di qualsiasi altra cosa. Chi vuole bene la Paganese in questo momento deve farsi avanti, le chiacchiere stanno a zero. Sono profondamente dispiaciuto per questa retrocessione, adesso datemi qualche giorno per verificare la situazione, per vedere se qualcuno è davvero intenzionato a rilevare questo club e poi ne discuteremo». • Dichiarazioni rese ancora a caldo di una batosta psicologica non indifferente queste del presidente Trapani. Intervenuto alla trasmissione di Telenuova "A Tutto Calcio", non le ha mandate certo a dire, è uscito alla scoperta Trapani, giustamente. Cosa succederá adesso? Giá in altre occasioni, anche quando si è raggiunto l’obiettivo prefissato, Trapani aveva voluto richiamare l’attenzione degli imprenditori locali sulla Paganese. Il grido di allarme è rimasto spesso inascoltato, perchè al suo fianco sono rimasti sempre i soliti, gli amici di sempre. Ma Trapani è stato sempre chiaro: «Con me la Paganese non morirá mai». Di certo, però, gli ha fatto male sentire i primi malumori della piazza nei suoi confronti, non se li aspettava. Il presidente Trapani però deve sapere che nel calcio, come in altri settori, la riconoscenza non esiste. • Il presidente è troppo rammaricato per parlare di ripescaggio, di ritorno dalla porta di servizio in Prima Divisione. Glissa: «Non lo so. Adesso devo metabolizzare questa batosta, non mi sarei mai aspettato di subire questa retrocessione. Non è meritata, nonostante di errori ne siano stati commessi da parte mia in particolare che sono il presidente».
Giuseppe Della Morte - La Città