19.6.10

Presidente, un ultimo sforzo.

Appena terminata la gara di ritorno dei play-out a Livorno, pareggiata con il Viareggio, che ha determinato la retrocessione della Paganese, la parola ripescaggio è iniziata rimbalzare tra i tifosi e in ogni angolo della città, come ultima ancora di salvataggio per conservare la Prima Divisione. Sembrava un percorso semplice, scontato, naturale ed obbligatorio per la società azzurrostellata che in questi anni, grazie all’oculata gestione della società presieduta da Trapani, aveva posto le basi per questo premio, ma quando c’è di mezzo la Paganese non sempre due più due fanno quattro, costretta da sempre a soffrire quando deve conquistare qualcosa di importante. Lo scorso 8 giugno il Consiglio Federale delibera nuove norme in termini economici per le società che intendono far richiesta di ripescaggio che in sintesi significa sborsare 1.200.000 mila euro di cui 800.000 mila in fidejussioni e 400.000 mila a fondo perduto. Una mazzata per le casse asfittiche delle società e per chi come la Paganese ha fatto del rigido bilancio un fiore all’occhiello. Ad oggi sono 60 le società a rischio ammissione alla Lega Pro di cui ben 22 in grande difficoltà. La prima società fallita è il Perugia mentre i casi più spinosi riguardano le tre retrocesse dalla serie B Mantova, Salernitana e Gallipoli, mentre in Prima Divisione cerchio rosso per Cavese, Arezzo, Real Marcianise, Alessandria e Foggia per citarne solo alcune che vivono la calda estate tra bilanci scoppiati e titoli sportivi approdati come bombe ad orologerie nelle stanze dei sindaci. In questo panoramico catastrofico fa specie vedere la nostra piccola grande Paganese ritagliarsi uno spazio nelle isole felici tra le società con bilanci in regola. Paradossalmente a Pagani i tifosi sono con il fiato sospeso non per sapere se la squadra si iscriverà o meno ma se la società effettuerà il ripescaggio o meno che di questi tempi è una bella differenza. Nel frattempo però il Presidente Trapani, dopo aver rispedito al mittente l’offerta per la cessione della società, ha fatto sentire la sua voce in seno al Consiglio di Lega una settimana fa al cospetto di Macalli che ha chiosato alle rimostranze dei presidenti per queste nuove norme alla Ponzio Pilato rimettendosi nelle “mani” del Consiglio Federale e dunque di Abete, vero ideatore di questo rinnovamento. Intanto i giorni trascorrono inesorabili verso due date fondamentali per le società, il 25 giugno per presentare le liberatorie ed il 30 per l’iscrizione ed per ratificare le domande di ripescaggio. In tutto questo con la Paganese che nella speciale graduatoria delle ”aventi diritto” è nelle primissime posizioni. La città attende fiduciosa un altro sforzo dal Presidente Trapani e da chi vorrà seguirlo in questo regalo da consegnare alla storia di questa società che mai nelle stagioni in serie C era riuscita a disputarne quattro di seguito. Mi auguro, facendo appello al senso di appartenenza e di passionalità verso la casacca azzurra dei vari imprenditori, innanzitutto che il gruppo Marrazzo possa unirsi a questo progetto per un grande sogno e per una grande Paganese in Prima Divisione, vanto di tutta la provincia di Salerno. Pagani, in questa calda estate mondiale, attende fiduciosa consapevole del grandissimo sforzo che il Presidente Trapani sta effettuando. Facendo rapidi conti, che sicuramente i dirigenti azzurri hanno già fatto, il ”gioco vale la candela“ visto che per una discreta Seconda Divisione ci vorrebbero ben più dei 400.000 mila euro che servono per questo “contributo per il settore giovanile della Figc” per accedere alla vecchia C1. Le notizie sono di cauto ottimismo, in società nessuno si sbilancia. Intanto tra i tifosi si continua a sfogliare la margherita, ripescaggio si? ripescaggio no? ma come invoca tutta Pagani sportiva dico : Presidente, un ultimo sforzo.

Peppe Nocera per Paganese.it