26.7.10

Lega Pro: tutto sui ripescaggi e sulle ipotesi dei gironi

Solo il 4 agosto quando si riunirà il Consiglio Federale della Federcalcio si saprà di più e si avrà la certezza dei ripescaggi, con la composizione dei gironi di Lega Pro.

LE BOCCIATE
Otto i posti disponibili figli di altrettanti fallimenti. In prima istanza hanno alzato bandiera bianca senza battere ciglio tre delle quattro retrocesse dalla serie B, una situazione che si ripete in fotocopia da tre anni a questa parte (un motivo ci sarà pure): Gallipoli, Mantova, Rimini a cui si era precedentemente accodato il Perugia in Prima Divisione. Ben presto però, con il passare dei giorni e delle settimane, l´emorragia è divenuta irrefrenabile e si sono aggiunti altri addii clamorosi dalla Lega Pro. Il Consiglio Federale infatti non ha ritenuto idonee nemmeno Arezzo, Real Marcianise e Figline. Non contenta, anche la serie cadetta ha voluto la sua parte: l´Ancona è stata la quarta società di B a sparire dal calcio professionistico. Prima ancora la Co.vi.soc aveva espresso parere contrario alle iscrizioni di Cavese, Foggia, Salernitana e Spal, poi salvate anche se l´ipotesi penalizzazione da scontare nel prossimo torneo non è ancora da escludere. A settembre sapremo tutto.

CHI HA FATTO RICORSO

Ci hanno provato Figline e Ancona ma non c´è stato niente da fare: respinto il ricorso dei dorici, irricevibile quello dei toscani. Questo il responso dell´Alta Corte di Giustizia. I posti disponibili per la Prima Divisione restano otto.

CHI HA FATTO DOMANDA DI RIPESCAGGIO

La Triestina ha presentato tutta la documentazione necessaria per tornare in Serie B: i giuliani prenderanno il posto dell´Ancona. Per quanto riguarda la Prima Divisione da quel (poco) che si sa le squadre che hanno presentato ufficialmente la domanda corredata dalle fidejussioni sono Paganese, Pavia, Barletta, Nocerina e Pisa, a cui si sono aggiunte sul filo di lana Bassano, Gela, Giulianova e Siracusa. Nove domande per otto posti. Solo una resterebbe fuori qualora il Consiglio Federale omologasse tutte le documentazioni ricevute: il Pisa, ovvero l´ultima delle promosse dalla D. Sorprendono le rinunce di Catanzaro e Brindisi mentre ci si aspettava un colpo di coda del San Marino ma non è stato così. Prato e Fano avevano già fatto sapere che non avrebbero partecipato alla corsa. Insomma, alla fine il sud la fa da padrone con un perentorio, se confermato, sei a due e il piacevole ritorno della Sicilia nella terza serie nazionale. Sarà un campionato durissimo.

QUESTIONE GIRONI (1): ORIZZONTALE O VERTICALE?
Tenendo fede alle dichiarazioni pittoresche del presidente Macalli dell´ultimo mese (ha iniziato con un“chi vuole giocare vicino a casa è meglio vada nei Dilettanti, la Lega Pro è un campionato nazionale” e ancora “le trasferte non influiscono sui bilanci che per l´1,5% del bilancio di una società, prendano un brocco di meno e vadano a giocare ad Algeri tutte le domeniche” per chiudere con un enigmatico “il problema gironi c´è solo da noi, in B non ci sono questi problemi. Salernitana e Cavese non possono stare insieme? E se fossero in B dove giocherebbero? Ad Algeri?” frase quest´ultima che lascerebbe aperta addirittura la possibilità di tornare alla vecchia divisione) l´unica conclusione che si riesce a trarre è che molto probabilmente non è stata ancora presa una decisione in merito anche se quanto analizzeremo in seguito ci porterebbe verso la conferma della suddivisione verticale.

QUESTIONE GIRONI (2): I GIRONI SI FANNO IN CAMPANIA?

E´ successo anche dodici mesi fa, ipotizzabile la storia si ripeta. Il problema Campania esiste, è sotto gli occhi di tutti ed è difficilmente arginabile (anche con la tessera del tifoso) se non tenendo distanti tifoserie e città pronte ad adoperare il calcio come scusa per farsi la guerra. Arriveranno dalla B e dalla Seconda Divisione tifoserie caldissime come quelle di Salernitana, JuveStabia e Nocerina che vanno ad aggiungersi a quelle di Cavese, Benevento, Sorrento e Paganese. Per chi non lo sapesse Salerno e Cava de´ Tirreni sono distanti meno di dieci chilometri ed esiste una rivalità fortissima tra queste due tifoserie, al contrario di quello che accade tra Salerno e Pagani dove invece il clima più disteso tanto che la Salernitana aveva già chiesto la disponibilità dello stadio “Torre” di Pagani per giocare le partite interne, qualora le vertenze sullo stadio “Arechi” non si fossero districate in tempo utile come invece è stato. Distensione manco a parlarne tra la stessa Pagani e Cava divise da appena undici chilometri e, se non bastasse, stessi problemi tra Nocera e Pagani i cui due centri abitati distano addirittura quattro chilometri e i territori comunali confinano gomito a gomito: chiamarla rivalità è un eufemismo. Tutte le partite “difficili” sarà impossibile eliminarle ma si dovrà cercare di ridurne il numero per quanto più possibile. Ecco perchè con un po´ di buon senso Salernitana e Paganese dovrebbero essere divise da Nocerina e Cavese (che pur tra loro non si amano affatto, ricordiamolo) mantenendo magari la stessa suddivisione dell´anno scorso con Benevento e Sorrento al nord e la JuveStabia al sud (che a sua volta ha una tifoseria molto accesa e con rivalità che si estendono a tutte le squadre in regione e le pugliesi).

QUESTIONE GIRONI (3): LA TESSERA DEL TIFOSO NON CAMBIERA´ LE COSE

Dicono che la tessera del tifoso i veri “ultrà” non la sottoscriveranno: servirà per non vedere incidenti dentro gli stadi (forse, anche se nell´ultimo anno non è che ci siano stati episodi di chissà quale rilevanza) ma non cambierà mai le rivalità preesistenti e i “campi di battaglia” diventeranno semplicemente altri. In questo modo infatti non si potrà evitare comunque a persone comuni di spostarsi la domenica da una città all´altra. Se prima magari c´era un certo numero di persone tutte concentrate in un unico punto come poteva essere lo stadio (tradotto, più controllabili), ora si rischia di avere tanti piccoli gruppi sparsi in giro per città nemiche: il risultato? Il numero delle forze dell´ordine sarà pari a zero dentro gli stadi (dove ci saranno anche sempre meno persone) ma sarà in numero nettamente superiore fuori a far fronte a chissà quali pseudo-bande di pseudo-tifosi pronte a combattere per l´onore (?) della propria città. Il calcio ne uscirà tanto più pulito (?) quanto più triste, così come le casse dei comuni che dovranno sobbarcarsi le stesse spese per il servizio d´ordine domenicale. In poche parole quando si stileranno i gironi non si potrà far finta che questo problema non ci sia e, aldilà di quello che Macalli afferma di facciata (“se certe squadre giocassero in B come farebbero che il girone è unico e senza possibilità di dividerle?”) finchè si potrà bisognerà prendere in forte considerazione anche questo aspetto. In attesa di un deterrente migliore.

QUESTIONE GIRONI (4): LA COMPETITIVITA´
Indubbiamente l´anno scorso da più parti si è sottolineato come il girone A fosse molto meno competitivo rispetto al girone B. Che si vada verso un´inversione di tendenza lo sapremo con ragionevole certezza già la prossima settimana, ma le possibilità cominciano a lievitare soprattutto se, come probabile, rimarrà la suddivisione verticale con le campane divise.

QUESTIONE GIRONI (5): LA SUDDIVISIONE
Con Paganese, Giulianova, Pavia, Barletta, Nocerina, Siracusa, Bassano e Gela ripescate potremmo andare incontro a queste che non sono altro che ipotesi, nulla di più, diciamolo subito.

La sensazione dopo quanto detto, potessimo scommettere un euro, è che ci si avvierà verso la suddivisione verticale, diciamo sessanta a quaranta le probabilità per i gironi con suddivisione adriatico-tirrenica se così vogliamo chiamarla, rispetto alla canonica suddivisione nord-sud in senso orizzontale.

Una bozza potrebbe essere questa:

1^ DIV - GIRONE A: Alessandria, Benevento, Como, Cremonese, Foligno, Gubbio, Lucchese, Lumezzane, Monza, Paganese, Pavia, Pergocrema, Salernitana, Sorrento, Spezia, SudTirol, Verona e Viareggio.


1^ DIV - GIRONE B: Andria Bat, Atletico Roma, Bassano, Barletta, Cavese, Cosenza, Foggia, Gela, Giulianova, JuveStabia, Nocerina, Ravenna, Reggiana, Siracusa, Spal, Taranto, Ternana e Virtus Lanciano.


Se il Pisa dovesse all´ultimo momento superare il Giulianova a quel punto, con ogni probabilità, toccherebbe al Verona tornare al sud o, addirittura, si materializzerebbe l´ipotesi (remota) del ritorno alla vecchia suddivisione nord-sud con diciotto squadre per girone contando nel raggruppamento settentrionale toscane ed emiliane al posto delle umbre.

Fonte: LoSpallino.com