
Un vecchio proverbio lucano recita "Tre sò li putente: lu papa, lu rrè e chi nun' tene niente!". Il lucano doc Pino Palumbo e la sua sorprendente Paganese appartengono alla terza categoria.
Retrocessi a maggio e ripescati ad agosto, a settembre inoltrato figurano già secondi in classifica. Un salto in avanti che l'esperto tecnico di Venosa ha saputo costruire con tanti giovani e pochi soldi. "Le risorse a disposizione -afferma Palumbo- possono anche essere poche, l'importante è che non manchino quelle essenziali: testa, cuore e gambe. Fatta nostra questa idea, io ed i ragazzi ci siamo cimentati in un torneo durissimo, che oggi ci vede quasi in testa ma che sappiamo benissimo, è appena cominciato".
Palumbo dosa bene soddisfazione ed umiltà. Secondo con nove punti in classifica, ad una lunghezza con la Spal, non vuole che si facciano voli pindarici. Un esercizio cui il tecnico sembra abituato, visto che già dopo l'esordio, ha dovuto riportare con i piedi per terra un undici che si permetteva il lusso di battere e mandare in crisi il Verona di Giannini. "La nostra -continua l'allenatore- è una squadra composta per buona parte da ventenni, ragazzi che stanno mettendo in campo talento e corsa, ma che allo stesso tempo corrono in ogni gara il rischio di incappare in scivoloni. Per questo, fa piacere aver centrato tre vittorie ed espresso un buon calcio, ma guai a farsi incantare dalla classifica".
Giovani rampanti quelli in maglia azzurra, a cominciare dall'estremo difensore Ugo Gabrieli, ventunenne proveniente dalla Primavera del Lecce, protagonista dell'ultima vittoria interna con l'Alessandria (1 a 0). Grazie alle prodezze del promettente portierino, la Paganese ha conquistato la terza vittoria interna, un successo, però, nato soprattutto dalla spinta sugli esterni di altri due giovanissimi. Si tratta di Giacomo Lepri e Vittorio Triarico, rispettivamente 19 e 21 anni, giunti rispettivamente da Fiorentina e Lecce. "Abbiamo -conclude Palumbo- molte frecce nel nostro arco, molte giovani, alcune più esperte. Ognuno dovrà mettere il meglio di sé al servizio del gruppo".
Antonio Campitiello (Intervista a Pino Palumbo pubblicata su La Gazzetta dello Sport il 21.09.10)