La Salernitana, rinfrancata nel morale dal successo corsaro di Bolzano, inizia a concentrarsi sul derby. Nel posticipo di lunedì prossimo i granata ospiteranno all’Arechi la Paganese, in una sfida che torna a distanza di 28 anni dall’ultimo precedente, questo solo per far capire quanto la gara sia attesa, soprattutto dalla tifoseria azzurrostellata.
Per la truppa di Breda sarà più semplicemente una verifica: dopo i progressi evidenziati sul piano innanzitutto del risultato, visto che la Salernitana non riusciva a vincere da mesi e fuori casa era andata incontro a parecchie figuracce, ora Montervino e compagni sono chiamati non solo a dare continuità ai propri risultati, ma ad imprimere la classica svolta.
Il derby con la Paganese può mutare gli scenari: sfatando il tabù Arechi (l’ultimo successo, 1-0 sul Piacenza, è datato 27 febbraio), i granata scavalcherebbero in classifica proprio la sorprendente squadra di mister Palumbo e si proietterebbe verso zone della graduatoria interessanti.
Breda proverà a rendere un po’ più offensiva la sua squadra, rispetto a quella tatticamente diligente vista all’opera al Druso. Il rientro di Szatmari consentirà ai granata di ritrovare un elemento in grado di conferire qualità ed imprevedibilità alla manovra, agendo tra le linee.
Franco, Carcuro e Tricarico, ex di turno ed al momento leggermente favorito rispetto ai compagni per esigenze di equilibrio, sono in corsa per la sostituzione dello squalificato Pestrin. Per il resto, dovrebbe essere confermato per sommi capi l’undici base: davanti a Polito giocheranno nuovamente Balestri, Peccarisi, Murolo e Legittimo; in mediana il ruolo di Montervino, anche in termini di esperienza, è fondamentale; in avanti si potrebbe registrare l’avvicendamento tra Falzerano e Montella a sinistra; verso la conferma Ragusa (anche per un discorso di Under) e l’insostituibile Fava. Sembra destinato ancora alla panchina Merino.
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