29.11.10

Capuano furioso: "Sotto per un gol da oratorio".
















Giorgio Micheli SPEZIA.Al termine della gara, Ezio Capuano ne ha avute per tutti. Soprattutto per la sua squadra. «Abbiamo preso un gol da oratorio, giochiamo in terza serie, non stiamo disputando il torneo della parrocchia». Con questa frase inesorabile e volutamente pungente, il tecnico azzurrostellato ha bocciato l'atteggiamento della Paganese in occasione della rete decisiva dello Spezia. «E' una situazione che abbiamo studiato tutta la settimana - ha continuato - e non possiamo dimenticarci di Casoli, libero di battere a rete a pochi metri dalla porta. E' tutta la settimana che ho spiegato continuamente alla difesa il posizionamento che dovevamo mantenere sui calci di punizione di Vannucchi, non è possibile prendere un gol del genere. Non possiamo sperare di farla franca se regaliamo occasioni del genere ai nostri avversari». E' stata una domenica amara per Capuano, che non ha digerito davvero nulla. Nemmeno la severità del direttore di gara nel richiamare la squadra in campo dopo i quindici minuti di intervallo. «Dopo l'espulsione di Tortori - ha spiegato Capuano - stavamo riorganizzando le marcature. L'arbitro ci ha detto che l'intervallo era finito e dovevamo riprendere il gioco, va bene così non voglio commentare». L'allenatore della Paganese ha espresso il suo giudizio sugli episodi che hanno condizionato la gara, vale a dire le due espulsioni. «Se Colombo è una persona onesta deve ammettere di aver colpito Cuomo con violenza. Spero davvero che ammetta la sua ingenuità, perché è stata evidente. La sua espulsione è stata sacrosanta, solo che poi l'arbitro non se l'è sentita di lasciare la squadra di casa in inferiorità numerica e così ha pensato bene di cacciare anche Tortori. Ha mostrato quel secondo cartellino giallo che magari in altre occasioni sarebbe rimasto nel taschino, perché non mi è sembrato che ci fossero, nella circostanza, gli estremi per l'ammonizione. Come non credo nemmeno che il mio secondo Padovano meritasse l'espulsione ma l'arbitro ha detto che non poteva alzarsi dalla panchina. Lasciamo stare». Senza gli episodi che hanno condizionato la gara, Capuano è convinto che la Paganese sarebbe tornata a casa con un risultato positivo. «A condizioni normali - ha dichiarato il tecnico - avremmo potuto giocare anche per sette mesi di fila, lo Spezia non sarebbe mai stato capace di segnare alla Paganese. Abbiamo giocato una grande partita contro quella che è probabilmente la formazione più forte del girone. La partita era equilibrata, se l'arbitro non l'avesse condizionata e se non ci avessimo messo del nostro in occasione del gol decisivo, sono sicuro che lo 0-0 sarebbe stato il risultato finale. Devo dire che per certi versi la Paganese non ha meritato di perdere, anzi doveva essere premiata l'abnegazione di questi calciatori. Però bisogna anche dire che quando prendiamo un gol da polli come lo abbiamo preso noi, è anche giusto che gli avversari ti castighino, anche se resta tanta amarezza per un risultato positivo che avremmo meritato e che invece non siamo stati capaci di portare a casa». Sulla posizione in classifica, Capuano non si è detto preoccupato. «Spero ben presto di recuperare dei giocatori importanti che inevitabilmente ci mancano. Per il resto, ho visto una Paganese in palla e sono certo che si riprenderà alla svelta. Mi dispiace perdere queste partite per queste banalità ma la cosa importante è che la squadra abbia giocato come doveva. Avevamo di fronte un avversario fortissimo, che però ha vinto soltanto sfruttando una nostra distrazione. Certo che fa male non portare a casa i risultati che meriteremmo, comunque ritengo più importante che la Paganese sia viva e vegeta e presto lo dimostrerà».

Il Mattino