29.11.10

Non è cambiato nulla.

di Peppe Nocera per Paganese.it

Non è cambiato nulla. Neppure con Capuano, con tutte le attenuanti possibili vedi infortuni, espulsioni (Tortori ne ha addirittura beccate due di fila, un record per un attaccante), la scossa è arrivata, nemmeno quella di assestamento. Un punto nelle quattro gare, di cui tre esterne, nella gestione del nuovo tecnico. Un punto nelle ultime otto giornate, fuori casa la musica non è cambiata si continua a steccare anche con il nuovo maestro. L'attacco sotto la nuova gestione è ancora a secco, solo con il Como c'è l'alibi delle assenze del reparto. Al "Picco", nel primo tempo, si registra un tiro di Tortori, nella ripresa una svirgolata in curva di Liccardo con la scusante di un solo attaccante di ruolo in campo. Ha fatto peggio la difesa. Cinque gol subiti addirittura quello contro lo Spezia ha anticipato di un mese la messa in mostra delle belle statuine del presepe, tutte vestite d'azzurro, e regalo di Natale confezionato in anticipo a Casoli. Eppure Capuano era stato ingaggiato, come sottolineò il presidente Trapani in conferenza stampa, perché in tema difensivo non era secondo a nessuno. Intanto siamo sempre più ultimi con il peggior attacco e la seconda peggior difesa e il distacco dalla penultima è aumentato a tre punti. Non è cambiato nulla rispetto alla passata stagione. Sia chiaro Capuano è l'ultima causa dei problemi di una Paganese in cui non è cambiato nulla come progetto tecnico e societario da quando si è in Prima Divisione. Non è cambiato nulla in queste quattro annate trascorse tra poche vittorie e molte sconfitte. Quella al "Picco" di La Spezia è la numero 54 su 117 gare disputate sin'ora, una sofferenza dietro l'altra, una domenica dopo l'altra senza interruzione. Coliamo a picco ogni anno senza riuscire a ricavare insegnamenti dalla stagione precedente. Capisco il budget limitato e gli enormi sacrifici economici della società ma credo che bisogna avere ora una nuova apertura societaria sia in termini di figure professionali che di gestioni per dare una svolta ad un progetto che è in declino, dovendo salvaguardare l'enorme esborso effettuato per il ripescaggio. La tifoseria è quanto mai piatta e scoraggiata, come darle torto. Il "Marcello Torre" è meta per pochi affezionati spinti ancora dalla passione per una maglia che a furia di sconfitte in serie è diventa nera altro che azzurra. Non è cambiato nulla rispetto a qualche stagione fa, anzi si sono persi per strade pezzi sia in termini di soci che di dirigenti ed il presidente Trapani è costretto volutamente a sobbarcarsi tutto l'onore e l'onere di una gestione chiusa a possibili soluzioni gestionali come in tutte le altre società di calcio. Al momento le decisioni prese non lo premiano. L'esonero di Palumbo ha sconfessato la riconferma del dopo retrocessione, cosa più unica che rara nel mondo del calcio e la scelta di Capuano non è incoraggiante visti i numeri. A questo punto valeva rinforzare la rosa a Palumbo e sarebbero tornati utili anche ora visti i problemi correnti. Secondo me Capuano andava ingaggiato ad inizio stagione con il quale si sarebbe svolto un mercato in simbiosi vista l'assenza di un direttore sportivo creandogli una squadra su misura. Ora per Capuano è tutto più difficile, il tempo è poco, i risultati non arrivano ed il tecnico salernitano tra assenze di varia natura sta facendo i salti mortali per creare un undici standard con calciatori nei propri ruoli con le difficoltà che aumentano di domenica in domenica anziché diminuire. I prossimi appuntamenti in agenda sono Gubbio, Sudtirol e Verona sul campo. Fare più punti possibili poi dopo la pausa natalizia il mercato, da arrivarci con le idee chiare con la lista di gennaio già pronta per rinforzare una rosa che Capuano disse un mese fa al suo arrivo essere la migliore degli ultimi anni. Al momento purtroppo per me e per tutti i tifosi della Paganese i numeri dicono il contrario.