19.12.10

Hellas Verona-Paganese: si confida in "Mister X".

La partita adatta per riprendersi. E' questo che dicono i tifosi di entrambe le squadre che giocheranno il posticipo della 1° giornata di ritorno. E, in effetti, l'Hellas ha le sue buone ragioni per risollevarsi contro la Paganese: se non vincono in casa contro l'ultima in classifica, il morale va sotto i tacchetti. Seppur sulla carta i locali abbiano 2 risultati su 3 per restare davanti agli azzurrostellati di 6-7 punti, la squadra che gioca in casa si chiama Hellas Verona, compagine storica e scudettata, che non può permettersi l'X fra le mura amiche. Dall'altra parte c'è, appunto, la Paganese. Anche noi vediamo il match del "Bentegodi" come un occasione da non perdere. Infatti gli scaligeri non segnano molto, nonostante abbiano in rosa i bomber Le Noci e Pichlmann, un centrocampista offensivo come Berrettoni e un altro come Halfreddson. E' quasi inspiegabile però che l'Hellas, partita come squadra che doveva ammazzare il campionato, sia ora al terzultimo posto in graduatoria. Eppure, chiedendo ai tifosi gialloblu, si scopre che hanno i nostri stessi problemi: "Non so che dire sul momento che stiamo attraversando- dice il tifoso Marco Casella-: nonostante la presenza di attaccanti di una certa caratura, la squadra sbaglia di tutto. Il gioco c'è, meritiamo di più, ma quando tutto gira storto, ripeto, non si sa che fare. Sono errori dei singoli non della squadra". Proprio quello che aveva detto Capuano dopo la partita col Gubbio :"Io non posso farCI niente sugli errori dei singoli, si può allenare la squadra, ma non conosco nessuno che può allenare l'errore del singolo". C'è da dire, inoltre, che gli azzurrostellati e gli scaligeri hanno entambi il problema degli infortunati, anche se noi abbiamo recuperato pezzi importanti per la partita di "monday night". Passiamo alle probabili formazioni.
Maledizione sui padroni di casa: fermi Berrettoni, Campagna, Maietta, Paghera e Russo. Potrebbero farcela Cangi, Caroppo, Malomo e Pichlmann.
Mandorlini adotterà il 4-3-3. In porta, almeno questo è sicuro, ci sarà Rafael, vera e propria bandiera dell'Hellas con più di 100 presenze all'attivo. Linea difensiva a 4 composta da: l'ex Lucchese e Massese Cangi, Ceccarelli, l'argentino Vergini e il torinese Scaglia. In mediana saranno presenti Manuel Mancini, il "Pirlo della C" Gennaro Esposito e, naturalmente, l'ex Reggina Halfredson. Pronti a colpire, dopo un periodo di digiuno, gli attaccanti. L'austriaco ex Grosseto Pichlmann può essere devastante, Le Noci, ex Pergocrema, è il detentore del titolo capocannonieri della Prima Divisione mentre Vriz è una scomessa del ds Gibellini che si è rivelata una scelta ottima.
Gli azzurrostellati si dovrebbero schierare col 3-4-2-1. Out solo Magliocco e Lepri. A difendere i pali della nostra porta ci sarà Paolo Ginestra, portiere ex Ternana che non ha ancora dimostrato il suo valore. Difesa tutta d'esperienza completamente diversa da quella di Bolzano, che presenta il rientrante dalla squalifica Cuomo, ex Potenza e Nocerina, capitan Martinelli, ex Reggiana e Matera, e, infine, il 1° colpo della gestione Capuano, vale a dire Luca Fusco, ex Salernitana e Messina. Come esterni di centrocampo agiranno Panini e Macrì, mentre in mediana Casisa, probabilmente per l'ultima volta, perchè voci lo vorrebbero via da Pagani con l'arrivo nella città di Sant'Alfonso dell'argentino Cejas, e Vicedomini. Tortori e Triarico supporteranno un altro calciatore dato in partenza per lasciare il posto a Ingari, sempre secondo indiscrezioni, vale a dire Tedesco, che ha deluso al "Druso". E, probabilmente, non vedremo più con la maglia azzurrostellata nemmeno l'esterno Sciannamè e il portiere Gabrieli, mentre Liccardo dovrebbe restare a Pagani.
Una curiosità: Mandorlini dal suo arrivo a Verona ha collezionato solo 5 pareggi, guadagnandosi l'appellativo di "Mister X", mentre l'Hellas si dice affetto da "pareggite", come il Pergocrema nelle prime giornate. Speriamo, allora, che gli scaligeri non guariscano da questa "malattia" e speriamo invece che noi guariamo dalla malattia del "mal di trasferta".
In foto: il Verona '84-85 che vinse lo scudetto.

Adelmo Pagliuca -  sosteniamolapaganese.blogspot.com