1.12.10

Il tabù trasferta.

In seguito all'ottava sconfitta consecutiva in trasferta ed ad una sola gara fuori casa del girone d'andata per la Paganese, abbiamo deciso di cercare una spiegazione a questo mal di trasferta che attanaglia gli azzurrostellati. Nell'ultimo periodo è l'andazzo complessivo a non andare, ma anche ad inizio stagione era una Paganese double-face. Abbiamo cercato di riassumere tutto in cinque motivazioni. Questa è semplicemente una nostra disamina, per cercare di dare una risposta ai tifosi azzurrostellati che si domandano il perchè di questo tabù trasferta.

EPISODI – Si dice che sono questi a fare il calcio. E' anche vero però che gli episodi bisogna cercarseli e sfruttarli al meglio, ciò che non è successo ad esempio domenica scorsa, quando è stata praticamente buttata via la superiorità numerica. Un'altra espulsione condizionò la prima trasferta, quella di Pavia, quando Esposito lasciò in 10 i suoi compagni. Finì 1-0 per i lombardi, che segnarono grazie ad una doppia deviazione. Stessa storia a Sorrento: il rosso di Panini (forse ingiusto) fu seguito qualche minuto più tardi dal gol partita di Paulinho. Condizionata anche la trasferta di Salerno, visto che lo spettacolo osceno offerto nel settore distinti da qualche facinoroso influenzò notevolmente gli azzurrostellati che andarono sotto per due reti a zero. Forse proprio da quel secondo tempo è partita la crisi azzurrostellata. Sfortunata anche la trasferta di Cremona, con la formazione di Capuano che andò in svantaggio dopo neppure un minuto.

AVVERSARIE – Ciò che non bisogna dimenticare è che la Paganese in questo girone d'andata è stata ospitata sempre da formazioni che lottano almeno per i play-off o che vanno per la maggiore. Eccetto la prima (Pavia) e l'ultima (Sud Tirol, ancora da giocare), gli azzurrostellati hanno dovuto affrontare trasferte ostiche. Salernitana, Spal, Reggiana, Sorrento capolista e poi le rinate Spezia, Lumezzane e Cremonese. Queste ultime due attraversavano un momento di crisi e la vittoria con la Paganese fu un toccasana per entrambe. Squadre con una certa storia e con giocatori importanti che la Paganese nel girone di ritorno dovrà ospitare al "Torre". Trasferte ostili della seconda parte del campionato saranno sicuramente quella di Verona, Alessandria e Gubbio. Bisognerà cominciare a fare punti anche fuori casa.
FATTORE PSICOLOGICO – Forse è soprattutto mentalmente che bisognerà lavorare. Quando si ha a che fare con una squadra giovane ed inesperta le sconfitte possono rappresentare un contraccolpo psicologico notevole. La rosa attuale della Paganese ha delle ottime potenzialità, puntellata con qualche buon innesto potrà essere competitiva. Tocca a Capuano, che sa il fatto suo, tirare fuori il massimo da questi ragazzi. Forse la loro mente è ferma a quello che è successo a Salerno, quando gli occhi erano rivolti anche sugli spalti dove erano parenti e amici. Troppe anche le espulsioni, che come abbiamo visto, si sono rivelate letali. A Reggio Emilia la squadra non ha saputo mantenere il vantaggio iniziale, mentre a Cremona non è riuscita più a recuperare lo svantaggio subito a freddo.
CAMBIO ALLENATORE – Questa potrebbe essere la spiegazione giusta per le due trasferte consecutive a Lumezzane e Cremona. Nella prima non ci fu proprio storia, anche perchè era la prima gara di Capuano, preparata dal nuovo tecnico in pochissimo tempo. Già a Cremona si intravidero i primi sprazzi di gioco, con la squadra che sfiorò più volte il gol. Stesso dicasi per la gara di domenica scorsa. Si spera di vivere le stesse emozioni vissute al 92' al "Curi" un anno e mezzo fa con Capuano in panca. La precedente gestione tecnica era stata rappresentata da un'inspiegabile involuzione in trasferta.
IMPRECISIONI E DISATTENZIONI – Queste si ricollegano agli episodi: bisogna saper sfruttare anche le palle-gol. Tortori nel primo tempo di La Spezia, lo stesso Tortori a Cremona, Magliocco nel finale a Sorrento, Triarico a Salerno e Tedesco a Pavia. Almeno cinque occasioni spalmate in questi otto incontri che potevano e dovevano essere sfruttate meglio. A queste si vanno ad aggiungere anche le occasione sprecate in casa e il rammarico è davvero tanto. Imprecisioni offensive che non sono nè più nè meno delle disattenzioni difensive. Grossolani errori di posizionamento a Salerno, Ferrara, Reggio Emilia, Sorrento, Cremona e La Spezia. E Capuano già ha detto che una sua squadra non può prendere gol così. Avanti tutta, generale!
Danilo Sorrentino - www.paganese.net