17.12.10

Paganese, l'erba del vicino non è più verde.

Per la Paganese il momento di crisi sembra non finire mai e va prolungandosi di settimana in settimana. In pratica ogni due-tre giorni arrivano brutte notizie in casa azzurrostellata: ultima quella dell'infortunio di Magliocco, risalente a pochi giorni fa. L'attaccante siciliano molto probabilmente salterà la trasferta di Verona. Contro gli scaligeri la Paganese ritroverà Cuomo, che dovrà coordinare una difesa che si è fatta trovare più volte impreparata nelle occasioni che hanno caratterizzato le numerose sconfitte. D'altronde un solo sbaglio contro il Verona potrebbe risultare fatale ai fini del risultato, considerando che la coppia d'attacco Le Noci-Pichlmann è una di quelle che ti mette in difficoltà sin dal fischio iniziale.
Ma se la Paganese vede tutto nero lo stesso si può dire per l'Hellas: gli scaligeri con Mandorlini alla guida hanno conquistato solo cinque punti in cinque partite, scaturiti da altrettanti pareggi. Il Verona, nonostante l'organico da categoria superiore è relegato in piena zona play-out, un pò come successe tre anni fa quando gli scaligeri lottarono tête-à-tête con la Paganese per la salvezza. Gli azzurrostellati cercheranno di portare a casa almeno un punto, come successe in quel Verona-Paganese che portò ai liguorini il primo punto esterno in stagione grazie allo zero a zero sotto le telecamere di Rai Sport. Tornando all'attualità, al "Marcantonio Bentegodi" si affronteranno due squadre in difficoltà, con gli scaligeri che devono fare i conti con una serie di infortuni che ricorda la maledizione che ha colpito l'Inter di Benitez. Proprio gli infortuni forse non hanno permesso al Verona di correre verso quella che doveva essere la corsa alla promozione e che invece si sta dimostrando una corsa verso la salvezza diretta. Oramai i più pessimisti pensano che la salvezza sia il vero obiettivo di questa squadra, partita con tutti i favori del pronostico ma bloccatasi già alla prima giornata al "Torre" di Pagani. A distanza di pochi mesi però le cose sono cambiate in entrambe le compagini, seguendo quasi uno stesso filo conduttore: entrambe non hanno la fortuna dalla propria parte, ed entrambe hanno cambiato allenatore senza trovare i risultati sperati. Il mercato di gennaio è alle porte, ed è già immaginabile la campagna acquisti che farà il Verona per risalire la china. I fondi a disposizione non sono certo quelli del Manchester City dello sceicco Monsour, ma già i nomi che circolano fanno ben sperare, come quello di Roberto De Zerbi, che si andrebbe ad aggiungere alla lista di calciatori con un importante passato alle spalle- pur essendo ancora giovani- che vanno a sposare il progetto della società veneta. La Paganese invece sul campo del mercato ha deciso, grazie al consiglio di Capuano, di cambiare completamente la strategia: non più i rifiuti degli altri club, ma calciatori importanti e motivati. Ma prima della riapertura del mercato c'è da onorare quest'altro impegno, dal quale sia Verona che Paganese vogliono trarre punti preziosi ed indicazioni importanti per quello che, a seconda delle possibilità economiche, si preannuncia un mercato che dovrà portare forze fresche in formazioni che fino ad ora hanno stentato. Ed ora, tra infortuni e squalifiche (alla Paganese mancherà Sciannamè, al Verona mancherà Martina Rini) ci si prepara al meglio per una gara che potrà risultare importante a fine campionato, in quanto, viene quasi difficile dirlo, questo sarà uno scontro salvezza.
La Paganese di certo non se la passa bene, ma è proprio il caso di dirlo: L'erba del vicino non è più verde, anche considerando il pessimo stato del manto erboso del "Bentegodi".

Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com