21.12.10

Paganese, maledetto "mal di straniero".

Piove sul bagnato in casa Paganese. Gli azzurrostellati hanno chiuso l'anno solare con una sonora sconfitta, maturata sul difficile campo dell'Hellas Verona. Gli scaligeri hanno dominato in lungo in largo ed alla fine il 4 a 0 finale è giusto e meritato. Per la Paganese è la tredicesima sconfitta stagionale, la decima sconfitta in dieci gare disputate lontano dal "Torre". La gara è finita in goleada ed ha fatto fare a tutto il popolo paganese l'ennesima brutta figura davanti alle telecamere di Rai Sport, dopo quanto accaduto, fuori dal campo, nel derby di Salerno trasmesso in diretta nazionale.
Gli azzurrostellati sono scesi in campo con grinta e determinazione, ma alla fine il solo Loris Tortori è stato capace a farsi rispettare dagli avversari. Chiamatelo Verona contro Tortori, chiamatelo Verona e Ginestra contro Tortori, chiamatelo Verona e Paganese contro Tortori: il solo attaccante scuola Lazio è stato l'unico a mostrare di avere gli attributi anche quando la partita era già segnata ed il tabellino dei marcatori parlava chiaro. Il giovane attaccante nativo di Roma ha dimostrato ancora una volta tutto il proprio potenziale, espresso anche nella trasferta di Bolzano culminata con il gran bel goal da 25' metri che concesse il momentaneo pareggio ai suoi. Ma Tortori ha predicato nel deserto, mentre tutti i suoi compagni si lasciavano andare a goffi errori che hanno caratterizzato l'andamento della gara, vedi la clamorosa papera di Ginestra sul primo goal del veronese Halfredsson, che ha lasciato partire dal limite una conclusione non da lui che si è comunque andata ad infilare sotto le braccia mal posizionate del portiere azzurrostellato. Di questo errore la Paganese non ne aveva proprio bisogno, e lo dimostra il proseguio del match con l'Hellas che detta i tempi del gioco andando in rete altre tre volte, trovando inspiegabilmente la via spianata verso la porta liguorina. Nel secondo tempo, con la vittoria in cascina, il Verona ha avuto pietà della Paganese lasciandosi andare al Tiqui Taca stile Barcellona.
Per la Paganese oltre al danno arriva puntuale la beffa, o meglio le beffe: infortunati Casisa, Ingrosso e Tedesco, quest'ultimo costretto a ricoprire il ruolo di difensore nel Torello della difesa scaligera. Difficile guardare avanti con ottimismo, in quanto questi risultati pesano e non poco sul morale del singolo giocatore, e non siamo noi ad insegnarlo. Se poi la sconfitta arriva anche dagli errori del singolo, cambia ben poco. Ginestra sul primo goal si è lasciato andare ad un errore da "Paperissima", anche se in fin dei conti non grava su di lui la colpa della sconfitta. Ma Ginestra non era arrivato a Pagani per compattare una difesa scoordinata nei movimenti? Ginestra non era arrivato a Pagani perchè a detta di Capuano "serviva un delinquente in porta, perchè prima c'era un ragazzino (Gabrieli, ndc)"? Sono domande a cui non tutti riescono a darsi una risposta. Non si riesce a capire neanche perchè la società abbia deciso di presentare la domanda di ripescaggio, con il conseguente grande esborso economico, se poi si sapeva che si sarebbe andato a costruire una squadra senza risorse importanti? Sono gli stessi errori che si ripetono anno dopo anno, in contemporanea con le numerose ed abituali brutte figure. Ci sono squadre, giusto per citarne alcune, che con un badget limitato costruiscono squadre importanti. Facciamo l'esempio di Gubbio e Foggia: gli eugubini hanno costruito una squadra con i migliori giovani delle migliori Primavere italiane, grazie al dt Gigi Simoni; i Satanelli hanno seguito lo stesso metodo del Gubbio mettendo mano al portafoglio solo per l'allenatore, il grande Zdenek Zeman. E la classifica intanto sorride ad entrambe.
E questo è un dato che deve far riflettere in vista di un mercato di gennaio che si preannuncia all'insegna dei grandi esborsi economici per salvare questa squadra tanto in difficoltà. Ne vale davvero la pena, sapendo di commettere gli stessi errori l'anno prossimo in caso di salvezza? Vale davvero la pena investire capitali per preservare una categoria che l'esperienza, e sottolineamo l'esperienza, dimostra che non si può affrontare? Queste domande ben presto avranno bisogno di una risposta, perchè gli azzurrostellati soffrono in campionato e continuano a non mettere fieno in cascina dopo aver fatto 10 punti nelle primissime partite. La Paganese a Verona ha ricevuto l'ennesima dimostrazione della propria fragilità difensiva e della propria anemia in attacco.
Infine, troviamo spazio per un dato curioso: la Paganese è stata affossata per ben tre volte da calciatori stranieri. Era successo con l'esterno Rodriguez del Pergocrema, autore di una doppietta nella gara vinta dai suoi al "Torre", era successo con l'argentino Gomez, attaccante del Gubbio, anch'egli autore della doppietta che permise al Gubbio di espugnare Pagani. E' successo ieri anche con l'islandese Halfredsson: il centrocampista proveniente dalla "Terra del Ghiaccio e del Fuoco" ha messo a segno una doppietta che non si è dimostrata decisiva ai fini del risultato ma che indubbiamente gli riconsegnerà quel pizzico di fiducia nei propri mezzi necessario per rialzare le sorti dell'Hellas.

Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com