Francesca Angeli RAVENNA. Eziolino Capuano è il primo ad arrivare in sala stampa e ha le idee chiare. Prima bacchetta qualche giornalista locale che ha riportato frasi sue non in maniera corretta e ci tiene a precisarlo. Dopo questa puntualizzazione il tecnico della Paganese inizia il suo monologo. «Siamo venuti a Ravenna a giocarci la partita - commenta l'allenatore che era stato preso in considerazione dalla dirigenza ravennate quando avvenne il cambio sulla panchina con l'esonero di Esposito - Non abbiamo fatto ostruzionismo, ma abbiamo giocato palla su palla, non siamo una squadra rognosa o cattiva come qualcuno ci ha definito». Capuano mette i puntini sulle "i" non polemizzando ma specificando quelle che sono le sue idee. «Non parlo di rigori e espulsioni dati o non dati, preferisco non soffermarmi sugli episodi. Penso che abbiamo dimostrato di giocare a calcio, noi siamo sempre questi, ad Alessandria e Bassano così come in altre trasferte non abbiamo giocato male, anzi ci siamo espressi meglio di oggi (ieri, ndr) però non abbiamo raccolto punti. In tutti i campi dove ci rechiamo affrontiamo l'avversario colpo su colpo com'è accaduto con il Ravenna. Credo che fossimo messi bene in campo, abbiamo annullato Sciaccaluga». Capuano non si complimenta solamente con i suoi giocatori, li sgrida anche, non mancano infatti le strigliate. Ecco quindi il rimprovero a Tortori per il gol fallito nel primo tempo che avrebbe potuto cambiare le sorti dell'incontro. «Se Tortori cade a terra in area - precisa - non solo si becca il rigore a favore ma anche l'espulsione del giocatore avversario, invece è rimasto in piedi. A volte purtroppo i ragazzi vogliono fare i fenomeni, ma sono dei bambini che dovrebbero fare altro». Capuano parla anche dell'altro rigore che ci poteva stare nella ripresa su Lepore contrastato da Tagliani non in maniera pulita e chiara. «Non so se il secondo rigore ci potesse essere o meno - continua nella sua analisi - dico solo che non posso imputare nulla ai ragazzi, che anche oggi (ieri, ndr) hanno disputato una partita impeccabile». Capuano si becca i complimenti della stampa romagnola e anche della dirigenza che gli fa coraggio esprimendo un pensiero positivo sulla squadra e sul fatto che si salverà di certo. «Ringrazio per i complimenti, in ogni parte in cui andiamo ne riceviamo, fanno piacere, ma tutte le volte perdiamo 1-0, prendendo gol sull'unico tiro della gara, quello che contano sono i punti e quelli non li prendiamo». Cosa manca allora alla squadra? «Un po' di cattiveria e concretezza sotto porta, anche se avevamo segnato nella ripresa ma l'arbitro aveva già fischiato per una gomitata su Sciaccaluga da parte di uno dei miei ragazzi, però vorrei rivedere le immagini. Dopo lo svantaggio la squadra è ripartita. Il Ravenna giocando con quattro attaccanti mi aveva dato dei punti di riferimento, era molto schiacciato. In occasione del gol romagnolo non siamo stati sfortunati, perché Santarelli fa girare Rosso e Imparato se va a stringere non prendiamo gol». Ferraro è amareggiato, ancora una trasferta che termina a mani vuote. «Abbiamo preparato con attenzione la partita in settimana, ma purtroppo non raccogliamo nulla nemmeno stavolta - ammette l'attaccante - Se avessimo sfruttato meglio l'occasione del primo tempo sarebbe andata diversamente, forse». La squadra anche dopo lo svantaggio ha continuato a lottare. «C'è il rammarico perché in settimana abbiamo lavorato bene. Andiamo avanti, sappiamo che dobbiamo fare un miracolo, ma non molliano. Ogni gara dovrà essere quella della vita, ce la metteremo tutta per uscire da questa difficile situazione».
Il Mattino