2.2.11

Paganese, ora tocca a mister Capuano.

Non ci sono più mezze misure. E’ il momento di cambiare passo. Chiuso senza botti il mercato di riparazione, il tecnico Eziolino Capuano dovrá necessariamente tramutare in punti il buon gioco intravisto nelle ultime settimane. La squadra si è espressa su ritmi soddisfacenti, con gli accorgimenti effettuati in tutti i reparti era anche ovvio che ci si aspettasse qualcosina in più. Il "vecchio" gruppo, beninteso, non era affatto da buttare, altrimenti non si sarebbero messi insieme nove punti nelle prime giornate di campionato. Non si può etichettare come semplice fuoco di paglia quell’inizio di stagione che aveva entusiasmato i tifosi facendo pensare anche ad un cambio di obiettivi dopo le prime annate di Prima Divisione culminate con salvezze risicate. C’erano degli accorgimenti da fare, che a mister Palumbo non sono stati concessi mentre a Capuano sì. Il discorso è tutto qui. Inutile girarci intorno. Alla ripresa del torneo ci troveremo di fronte ad una Paganese completamente diversa rispetto al passato, con ben undici giocatori nuovi di zecca, più i due precedentemente giá ingaggiati (Fusco e Ginestra).
Ad Alessandria quindi dovrebbe cominciare il nuovo, vero, campionato della Paganese targata Capuano. Se all’inizio c’erano delle attenuanti ben precise, complice anche infortuni e squalifiche, adesso non ci si potrá più attaccare alla sfortuna o ai portieri miracolati di turno. Adesso, con quasi quindici giorni di lavoro in più nelle gambe, al trainer salernitano serve dare risposte concrete alla tifoseria. E’ necessario conquistare il primo successo stagione della gestione Capuano e virare verso un deciso cambiamento di risultati per il finale di stagione. La tattica psicologica, se così la si può definire, dell’entourage azzurrostellato è di pensare ed affrontare una partita per volta senza andare ad osservare troppo il nome dell’avversario, senza caricare il gruppo di responsabilitá comunque rilevanti. E allora, ci si attende una maggiore quadratura in prima linea, con una visione diversa della porta avversaria, una migliore proposizione dei centrocampisti, mentre la difesa, a dire il vero, sta subendo poco pur mostrando delle crepe, evidenti, sulle palle inattive. Capuano sa bene tutto questo. Ma anche lui è ad un bivio: deve vincere, fare punti, cominciare a mettere insieme una striscia di risultati che possa rendere credibile la sua forzata rivoluzione del gruppo praticata nelle ultime settimane.

Giuseppe Della Morte - La Città di Salerno - da Tuttolegapro.com