11.3.11

E' il momento di osare.

Dopo la meritata sosta, la Paganese è proiettata nella seconda tappa della scalata alla montagna della salvezza. Il Gran Premio riparte da Crema, terz’ultima in classifica a quota ventisei dopo che la Disciplinare in settimana le ha sottratto un punto per le inadempienze economiche, continuerà con il classico campano, il derby con il Sorrento, per chiudere nel tappone lombardo a Monza. Un tris d’assi che segneranno un punto fondamentale nella rincorsa della Paganese. Prima del rush finale, dopo la trasferta al "Brianteo", ci sarà l’ultima pausa della Prima Divisione. La formazione di Capuano, in queste due settimane, ha potuto lavorare per migliorare ed oliare meccanismi nei vari reparti cercando di eliminare quei difetti che hanno penalizzato in un modo o in un altro le gare soprattutto in trasferta, dove, da inizio stagione, non si riesce a portar via la miseria di un punto. Errori, dettagli, diagonali sbagliate, piccole sfumature che mandano a carte quarant’otto il lavoro di un‘intera settimana conoscendo la peculiarità di un allenatore, come quello azzurro, che cura in allenamento ogni aspetto. Ecco, da Crema e per le prossime tre gare, quei dettagli, quelle sfumature dovranno determinare il fattore in più in casa azzurra per evitare nuovi scivoloni. Tre partite che decideranno il futuro di questo campionato. Se la Paganese si sbloccherà in trasferta, e lo dovrà fare necessariamente nelle prossime due, e blinderà, come ha fatto, il "Torre" allora il cammino sarà in discesa. Domenica al "Voltini" di Crema ci sarà il primo di questi tre round che potrebbero far barcollare il Pergocrema, in caso di sconfitta, e mettere al tappeto il Monza se si uscisse indenni dalla trasferta contro gli uomini di Verdelli. Forse sto correndo troppo ma la mia è un'analisi ad ampio raggio da fare tutta d’un fiato come deve essere a questo punto il cammino della Paganese. Si deve pensare positivo, il gruppo ha dato segnali di coesione e di guardare con fiducia al percorso salvezza che è ancora lungo e tortuoso. Psicologicamente sarebbe fondamentale infliggere un colpo nella presunta tranquillità dei gialloblù di Maurizi che si ritroverebbero nel mirino della Paganese e alla vigilia di uno scontro diretto a Pavia. I numeri della squadra pavese in casa non sono esaltanti se si considera che in dodici uscite al "Voltini" hanno fatto gioire i propri tifosi in due occasioni: contro la Salernitana nel girone d’andata e contro il Como qualche mese fa. E’ tempo di osare perché non è più tempo di aspettare.

Peppe Nocera per Paganese.it