Spareggio salvezza, ultima spiaggia, "dentro o fuori". Comunque lo si chiami, il confronto tra le ultime della classe sarà decisivo per il cammino dei biancorossi.
Scopriamo la Paganese rivitalizzata dalla cura di mister Capuano.
Undici punti raccolti nelle prime diciassette partite; ultimo posto in graduatoria con otto lunghezze di ritardo dalla zona salvezza. A metà stagione i campani sono nella stessa condizione della scorsa stagione.
Per provare un miracolo, la società azzurrostellata sceglie la stessa strategia dell’anno scorso, ovvero la rifondazione. All’ingaggio di mister Capuano segue il tesseramento di dieci nuovi giocatori, molti dei quali svincolati.
Dopo un breve rodaggio, la nuova Paganese cambia passo: due vittorie, tre pareggi e tre sconfitte nelle ultime otto partite riaccendono l’entusiasmo per un’impresa che solo tre mesi fa sembrava impossibile.
La ricetta di Eziolino Capuano è semplice quanto efficace: carattere, grinta e solidità difensiva: con sole tre reti al passivo negli ultimi otto incontri la Paganese ha la miglior difesa di questo spaccato di campionato (nello stesso periodo, il Monza ha incassato 12 reti).
Niente di tutto questo è stato fatto a Monza: una società allo sfascio non ha saputo prendere alcuna decisione efficace per raddrizzare una classifica da allarme rosso già a metà stagione. La girandola di (inutili) cariche in via Ragazzi del ’99, gli “acquisti mirati” e le “opportunità da non perdere” nel mercato di gennaio hanno ulteriormente indebolito i biancorossi, la cui condizione di salute è in continuo peggioramento.
Paganese e Monza si ritrovano separate da un solo punto in classifica. In realtà le differenti motivazioni, l’entusiasmo, la grinta e la regia di una società realmente esistente rivelano quanto sia profondo il solco che separa biancorossi da azzurrostellati.
Agli inguaribili ottimisti non resta che aggrapparsi ad una considerazione statistica: in 14 trasferte la Paganese ha conquistato un punto segnando complessivamente tre reti...
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