Al temine del prezioso pareggio interno colto contro la Salernitana, il tecnico del Monza Corrado Verdelli è dispiaciuto che i suoi non siano riusciti a portare a casa l'intero bottino: "Sono dispiaciuto per i ragazzi soprattutto considerando quello che abbiamo passato in questi giorni e il fatto che oggi (ieri, ndr) ci siamo presentati privi di ben 10 giocatori - spiega Verdelli. - Non dico che eravamo in emergenza, ma è evidente che a livello difensivo eravamo contati. Anche oggi contro una squadra fisica e dinamica, costruita per vincere, abbiamo fatto una partita straordinaria con grandi giocate. Come ripeto da tempo, noi dobbiamo giocare palla a terra: avendo poca fisicità e pochi centimetri là davanti, ma avendo molta qualità noi dobbiamo necessariamente arrivarci col gioco. Oggi comunque il terreno era pesante e molto sconnesso, quindi un po' ci ha penalizzato". Ma allo stesso tempo Verdelli si ritiene soddisfatto perché "i gol presi avrebbero potuto ammazzare chiunque, ma non questi ragazzi che hanno un cuore notevole".
Sull'episodio che ha generato la rissa (il gol di Iacopino con un uomo della Salernitana a terra, ndr), il tecnico sottolinea: "Purtroppo c'è stato quel parapiglia: i ragazzi erano indecisi se buttar fuori o meno la palla, ma l'arbitro ha spiegato: "Giocate fino a che io non fischio" e quindi c'è stata la giocata con un bellissimo gol. Poi è nata la rissa ed è stato buttato fuori un nostro giocatore (Gambadori, ndr), tra l'altro fondamentale là in mezzo. Ma d'altronde sappiamo che ne ha presi due a caso per punire tutti. Necessariamente ho dovuto togliere la punta e così ho perso profondità, mettendo un mediano".
Verdelli spiega poi come sono arrivati il secondo e il terzo gol dei granata: "Sul secondo gol la palla è scesa, Sander (Westerveld, ndr) non l'ha chiamata, Tuia e Cudini sono scivolati. Ale (Tuia, ndr) mi ha poi detto che voleva rinviarla di testa ed invece gli è picchiata sulla spalla. Sono momenti così: a volte prendi la palla di spalla e finisce in mano a Sander, invece ora come ora finisce male... Non bisogna piangersi addosso, ma lavorare e stare sereni. Bisogna andare avanti giocando così. Abbiamo poi preso un gol evitabilissimo, l'ennesimo... E' vero che Jefferson è due metri e ha tagliato bene sul primo palo, però era evitabilissimo".
L'allenatore biancorosso spende una parola anche sui singoli: "Noi i tre davanti della Salernitana li avevamo studiati molto bene: sono giocatori di livello notevole. E' stato molto bravo Simon Barjie. La difesa è andata bene tranne sui gol, sulle palle inattive e lunghe. Loro giocano solo così perché hanno fisicità davanti e anche dietro. Comunque oltre alla fase difensiva, mi è piaciuta anche la spinta propositiva di Simon e Oualembo". Poi rivela che non firmerebbe per arrivare allo scontro diretto con la Paganese con lo stesso punteggio: "Sinceramente devo pensare ad andare avanti a lavorare con questa squadra che sta credendo in sé stessa e sta cercando di uscire da questo periodo di crisi di risultati - è il pensiero di Verdelli. - Da quando sono qua non ho niente da imputare ai miei ragazzi sotto il profilo dell'atteggiamento, della volontà... Per il resto se qualcuno mi dice che questi ragazzi non hanno cuore, non hanno lottato, non hanno profuso voglia di uscire da questa situazione, sarei in difficoltà a rispondergli. Dobbiamo migliorare sulle palle inattive. L'autostima dei ragazzi sta crescendo. Comunque non mi interessa arrivare ad incontrare la Paganese con lo stesso punteggio, mi interessa continuare su questa strada e migliorare".
Un'ultima battuta sul comunicato stampa con cui durante la scorsa settimana i suoi ragazzi hanno preso le sue difese: "Li ringrazio. E vi giuro che di solito non leggo niente. Comunque la dimostrazione migliore la dà il rettangolo di gioco e i 96' di cuore e di voglia di vincere".
Valeria Debbia per Tuttolegapro.com