27.4.11

La Paganese nel giorno della Madonna delle Galline.

La Paganese è imbattibile nel giorno della festività della Madonna delle Galline! Non considerateci pazzi nè blasfemi per accostare la Vergine alle vicende calcistiche della massima espressione calcistica della città ma sono i numeri emersi al termine del nostro viaggio nella storia ultra ottantennale a confermare questo dato. Una ricerca iniziata per capire quanto ci fosse di vero nella ‘leggenda’ dell’imbattibilità degli azzurrostellati nelle gare casalinghe in concomitanza della festa, forse quella più sentita dai cittadini paganesi, che tutta la città conosce. Ebbene sì, i numeri dal lontano secondo dopoguerra fino ad arrivare ai giorni nostri sono fuori dal comune. Sono soltanto tre, infatti, le sconfitte maturate dagli azzurrostellati davanti al pubblico amico nei trentaquattro precedenti complessivi disputati prima al “Campo del Pino”, poi al “Del Forno” ed, infine, al “Comunale” diventato poi il “Marcello Torre”.
L’ultima compagine capace di espugnare Pagani fu la Reggina nel campionato di C1 1980/81 grazie ad una rete di Piras al 31’. Per scovare le altre due battute d’arresto bisogna tornare ancora più lontano nel tempo: 20 aprile 1952 campionato di Promozione con la Cavese che vinse due a uno ed il 14 aprile 1947 con il Nola B con una vittoria di misura. I restanti precedenti parlano ancora di più di un netto predominio azzurrostellato con appena otto pareggi e ben ventitre vittorie.
Numeri importanti, imponenti che avvalorano la tesi dell’imbattibilità da sempre diffusa nella città liguorina. In questa giornata particolare per l’intera città giungono, però, anche vittorie importanti e addirittura indimenticabile. E’ il caso della vittoria per uno a zero grazie al gol di Tacchi contro il Bari in quel indimenticabile campionato di Serie C1 1976/77 o il sette a zero rifilato a Palmese e Magna Grecia rispettivamente nel 67 e 2004. L’ultimo episodio di maggiore enfasi, risale ad appena quattro anni fa: campionato di Serie C2 2006/07 con la compagine di Pino Palumbo, poi vincitrice dei play-off, capace di asfaltare letteralmente la corazzata Cisco Roma guidata allora in campo dall’ex laziale Paolo Di Canio. Quattro a due il risultato finale con un predominio azzurrostellato per l’intera durata dell’incontro che portò Scarpa e compagni dopo appena trentaquattro minuti di gioco sul tre a zero. Lo Spezia è avvisato… che la tradizione continui!

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