27.4.11

Orlando Urbano: "Dobbiamo ancora lottare".

"E’ divertente giocare in questa Paganese". Una frase, emblematica, che fotografa il momento in seno alla Paganese, quella sottolineata da Urbano, rientrato a Como, dopo il turno di squalifica scontato nella precedente gara con la Cremonese. Una squadra che ha sofferto in fondo alla classifica ma che dopo due mesi vede l’obiettivo avvicinarsi. Ma chi è stato per troppo tempo chiuso nel tunnel senza speranza, com’era la Paganese a gennaio, non può ritenersi fuori pericolo. E Capuano lo fa capire ricorrendo ad un’altra metafora: "Eravamo come un paziente in sala di rianimazione e da alcuni giorni dopo tanto tempo cominciamo a muoverci da soli: tutto merito di un bravo dottore o meglio di un primario, il presidente Trapani che ha sempre creduto in noi e nella nostra rinascita". Come dargli torto: la Paganese sta concretizzando una rincorsa incredibile senza freni, senza ostacoli e se qualche tifoso che ha assistito alla ripresa degli allenamenti avvenuta ieri comincia a tirare un sospiro di sollievo c’è subito qualche calciatore che fa da pompiere. Come tiene a precisare il difensore Urbano: "Il cammino non è per nulla in discesa, è ancora in salita. Sarebbe stato in discesa se ci trovassimo al posto della Nocerina, in testa alla classifica e con il campionato giá vinto. Certo, siamo sulla buona strada e se alla fine taglieremo il nostro traguardo sará bellissimo come una vittoria di un campionato. E lo sará per il nostro lavoro, per i nostri sacrifici, per il tecnico per la societá, e soprattutto per i nostri tifosi. Ma il cammino è ancora lungo e Como è stata solo una tappa di questo percorso".
Una squadra diventata gruppo in poco tempo. "E’ paradossale la storia di questa Paganese, che in poco tempo è riuscita a formarsi e amalgamarsi come se fossimo insieme da anni. E’ difficile riuscirci, eppure è stato possibile, secondo me, grazie allo spirito di umiltá e di sacrificio che ci ha contraddistinto sin dall’inizio di questa avventura". Il gruppo, nel lasso di tempo di due mesi, ha messo un mattone sopra l’altro, e ora l’edificio è quasi alla sua conclusione grazie anche ad una super difesa che non subisce gol dalla gara del 27 febbraio con la Reggiana. "Qui si parla di un reparto, ma la forza di un reparto è l’espressione di un lavoro di un’intera squadra. Domenica scorsa, ad esempio a Como, Ferraro ci ha dato una grossa mano con le sue giocate, facendo salire la squadra, tenendo palla. E’ questa la nostra forza: ci aiutiamo tra di noi, c’è stima, è bello e divertente giocare in questa Paganese" . Il clima più disteso si nota da queste frasi, da queste parole che danno il senso di una squadra che è stata plasmata secondo una logica non solo tecnica.

Peppe Nocera - La città di Salerno