19.5.11

Paganese, futuro ancora in alto mare.

Il presidente Trapani continua a sfogliare la margherita, resta o lascia, mentre tra i capannelli di tifosi l’ansia e la preoccupazione crescono in vista della delicata decisione. E’ stato l’artefice di una scalata che per il momento ha trovato un ostacolo da cui ripartire anche se non è facile. Quando nell’estate del 2003 rilevò con un gruppo di amici la societá aveva un sogno da realizzare: "Voglio portare la Paganese lá dove non ha mai militato". Un progetto confermato, in queste ore, anche dal direttore sportivo Filippo Raiola: "Il presidente aveva in cantiere un grande progetto in caso di salvezza, un programma rivisto e corretto che avrebbe dovuto puntare alla costruzione di una squadra da vertice".
Per il momento il sogno resta nel cassetto, anzi ha fatto un passo indietro sul campo ma ne ha fatti due in avanti sotto un altro aspetto come sottolinea Raiola: "Voglio esaltare un aspetto positivo nella tristezza del risultato della Paganese di domenica scorsa: la correttezza del pubblico paganese. Questa gente per il secondo anno consecutivo sul campo è retrocessa e non è successo nulla". Sul futuro di Trapani non si sbilancia: "Siamo a pochi giorni dalla retrocessione, è ancora tutto prematuro, anche se ho notato nel presidente un forte scoramento e delusione". Ha, invece, una sua idea precisa sul caso Ravenna: "La penalizzazione ha condizionato a nostro sfavore la regolaritá dell’ultima giornata". Intanto, a breve ci sará il faccia a faccia tra il presidente Trapani e il sindaco Gambino.

La Città di Salerno - Peppe Nocera