9.5.11

Paganese, a Gubbio un KO già scritto.

Daniele Cibruscola Gubbio. Non hanno molta voglia di parlare, giocatori e staff tecnico della Paganese, e c'è da capirli. La sconfitta di Gubbio, infatti, che sulla carta ci può stare a ben guardare il valore tecnico e le ambizioni (pienamente appagate) della squadra di Torrente, butta un piede e mezzo della formazione azzurrostellata in Seconda divisione. La classifica piange, e a novanta minuti dalla fine della stagione regolare aumenta la preoccupazione. «Abbiamo giocato bene solo i primi 20', contro una grande squadra che sapevamo ci avrebbe affrontato con questo piglio», le poche parole pronunciate da Ezio Capuano, tecnico della Paganese, a fine gara. Già, il Gubbio. Squadra tosta, compatta, che ha provato ad aggredire gli avversari sin dalle prime battute del match e che è riuscita a sfondare già nel primo tempo, grazie ad un preciso destro di Boisfer. Doveva essere la festa del Gubbio, che ci ha tenuto a mettere le cose in chiaro fin dalle prime battute della gara: diversamente, il rischio era che la Paganese rovinasse i piani eugubini. «Nella prima frazione siamo stati davvero bravi - ha infatti dichiarato, visibilmente soddisfatto, Gigi Simoni a fine gara - e abbiamo fatto due gol davvero molto belli (in particolare quello di Gomez, ndr). La Paganese ci ha messo in difficoltà soprattutto nel secondo tempo, quando poi è persino riuscita ad accorciare lo svantaggio (su rigore battuto da Ferraro, ndr). Nella prima frazione di gioco il nostro avversario cercava soltanto di tenere il risultato fermo sullo 0-0. Ci è riuscito soltanto per mezz'ora». Il direttore generale del Gubbio, che il prossimo anno disputerà il campionato cadetto, non vuole comunque scendere troppo nei dettagli dell'incontro. «Non mi sembra corretto - ha infatti dichiarato, con la signorilità che da sempre lo contraddistingue, Simoni - I ragazzi di Capuano si sono battuti, hanno lottato... ma in questo stadio non dev'essere stato affatto facile giocare. La nostra festa era pronta, e con questa vittoria abbiamo coronato una cavalcata trionfale» chiosa l'ex allenatore di Napoli e Inter. Impossibile dargli torto, a ben guardare lo spettacolo offerto dagli spalti, davvero gremiti in ogni ordine di posti, del «Barbetti». A fargli eco l'allenatore dei padroni di casa, Vincenzo Torrente. «La Paganese? Ha provato a fare la sua partita ma a Gubbio, oggi (ieri, ndr), non ce n'era davvero per nessuno - ha quindi proseguito il mister rossoblù - Capuano ha messo in campo una buona formazione, come sempre del resto. Nelle prime fasi dell'incontro, infatti, pur trovando gli spazi per avvicinarci a Ginestra non siamo riusciti a segnare. Nella seconda frazione loro sono venuti fuori meglio, ma i miei ragazzi non si sono deconcentrati e sono facilmente riusciti a difendere il vantaggio». Una partita già scritta, insomma. Per tante ragioni. Ora gli uomini di Capuano devono soltanto vincere, domenica prossima contro il Sudtirol, oppure sperare che la pratica disciplinare aperta nei confronti del Ravenna per una presunta combine in occasione del match con il Lumezzane abbia risvolti «importanti», come ad esempio una pesante penalizzazione ai danni del Ravenna se non la retrocessione all'ultimo posto della classifica. Insomma, la speranza è l'ultima a morire e in casa Paganese nessuno si arrende ad un'altra retrocessione. Novità importanti dovrebbero arrivare già in settimana con la sentenza di primo grado da parte della Commissione Disciplinare Nazionale prevista nella giornata di mercoledì. Note a margine: nello scontro diretto che la Paganese disputerà in casa, tra sette giorni, Ezio Capuano dovrà persino fare a meno di Fusco. La strada, adesso, è davvero in salita.

Il Mattino