IL PRESUNTO AUTORE - Il presunto autore dell'avvelenamento, secondo le indagini della squadra mobile di Cremona, sarebbe Marco Paoloni , portiere della Cremonese, dallo scorso gennaio ceduto in prestito al Benevento dove mercoledì è stato raggiunto dai poliziotti che lo hanno arrestato.
«Paoloni - spiega Guido Lo Presti, dirigente della Squadra Mobile di Cremona - avrebbe versato un farmaco, il Minias, nelle bevende a disposizione dei giocatori durante il pre-partita». La posizione di Paoloni è una delle più compromesse, deve infatti rispondere anche di lesioni personale e per questo è finito in carcere.
LA DENUNCIA - Dopo i malori la società Cremonese decise di fare approfondimenti. Dalle analisi eseguite al Policlinico San Matteo di Pavia, si rilevarono nelle urine tracce di Lormetazepam che rientra tra i farmaci contenenti benzodiazepine e commercializzato con il nome di Minias, un pesante sonnifero. Il direttore generale della Cremonese Sandro Turotti portò i risultati delle analisi in questura a Cremona e denunciò l'episodio. Turotti mise la polizia al corrente di voci su totonero proprio in occasione della partita Cremonese-Paganese che avrebbe avuto una quotazione da 1 a 6. Da allora partirono le indagini e vennero disposte intercettazioni telefoniche che rivelarono «l'accanita propensione del portiere Paoloni a fare scommesse sportive con particolare riguardo agli incontri di calcio e attività che venivano realizzate con la intermediazione di Massimo Erodiani, organizzatore di scommesse insieme con Marco Pirani, medico odontoiatra di Ancona».
LO CHOC - «È una situazione quasi paranoica, mentalmente direi quasi irrealizzabile: da vero kafkiano». Enrico Castellacci, medico della Nazionale, non nasconde lo choc dell'ambiente azzurro per le notizie sull'operazione antiscommesse che ha portato all'arresto di 16 persone, tra cui Beppe Signori, calciatori e dirigenti. Dal suo punto di vista, però, particolarmente impressionante è la notizia sull'uso di calmanti per limitare le prestazioni sportive dei giocatori della Cremonese. «È una situazione kafkiana - ha aggiunto Castellacci - non posso dire quanto sia pericolosa una pratica del genere, bisogna vedere se e in quale misura queste sostanze sono state somministrate. In ogni caso, stamattina ci siamo svegliati con questa notizia, che sicuramente lascia scioccati».
Fonte: www.corriere.it
Foto: www.vascellocr.it