1.6.11

Cremonese-Paganese: il sonnifero nelle bevande dei calciatori.

MILANO - Tutta l'inchiesta sul calcioscommesse è nata da una partita di calcio di Prima Divisione Cremonese-Paganese, giocata il 14 novembre 2010 e terminata 2-0. Durante l'incontro, nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo, un giocatore della stessa Cremonese avrebbe somministrato nelle bevande destinate ai compagni di squadra un sonnifero per «addormentarli» e peggiorare le loro prestazioni. La Cremonese doveva perdere, evento molto difficile dal momento che era la prima in classifica e la Paganese l'ultima, per questo la scelta di «drogare» i calciatori che però, nonostante le condizioni in cui si trovavano sono riusciti a concludere da vincitori la partita. Cinque di loro, tra cui il capitano Andrea Zanchetta e un massaggiatore si sono sentiti male. «Uno dei calciatori - è scritto sull'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Salvini - nel rientrare a casa dopo la partita aveva, a Casei Gerola, proprio in ragione di tale stato di malessere, perso il controllo della propria vettura, tamponato quella che lo precedeva ed era uscito di strada provocando fortunatamente solo danni al proprio mezzo e ad altri».
IL PRESUNTO AUTORE - Il presunto autore dell'avvelenamento, secondo le indagini della squadra mobile di Cremona, sarebbe Marco Paoloni , portiere della Cremonese, dallo scorso gennaio ceduto in prestito al Benevento dove mercoledì è stato raggiunto dai poliziotti che lo hanno arrestato.


«Paoloni - spiega Guido Lo Presti, dirigente della Squadra Mobile di Cremona - avrebbe versato un farmaco, il Minias, nelle bevende a disposizione dei giocatori durante il pre-partita». La posizione di Paoloni è una delle più compromesse, deve infatti rispondere anche di lesioni personale e per questo è finito in carcere.
LA DENUNCIA - Dopo i malori la società Cremonese decise di fare approfondimenti. Dalle analisi eseguite al Policlinico San Matteo di Pavia, si rilevarono nelle urine tracce di Lormetazepam che rientra tra i farmaci contenenti benzodiazepine e commercializzato con il nome di Minias, un pesante sonnifero. Il direttore generale della Cremonese Sandro Turotti portò i risultati delle analisi in questura a Cremona e denunciò l'episodio. Turotti mise la polizia al corrente di voci su totonero proprio in occasione della partita Cremonese-Paganese che avrebbe avuto una quotazione da 1 a 6. Da allora partirono le indagini e vennero disposte intercettazioni telefoniche che rivelarono «l'accanita propensione del portiere Paoloni a fare scommesse sportive con particolare riguardo agli incontri di calcio e attività che venivano realizzate con la intermediazione di Massimo Erodiani, organizzatore di scommesse insieme con Marco Pirani, medico odontoiatra di Ancona».
LO CHOC - «È una situazione quasi paranoica, mentalmente direi quasi irrealizzabile: da vero kafkiano». Enrico Castellacci, medico della Nazionale, non nasconde lo choc dell'ambiente azzurro per le notizie sull'operazione antiscommesse che ha portato all'arresto di 16 persone, tra cui Beppe Signori, calciatori e dirigenti. Dal suo punto di vista, però, particolarmente impressionante è la notizia sull'uso di calmanti per limitare le prestazioni sportive dei giocatori della Cremonese. «È una situazione kafkiana - ha aggiunto Castellacci - non posso dire quanto sia pericolosa una pratica del genere, bisogna vedere se e in quale misura queste sostanze sono state somministrate. In ogni caso, stamattina ci siamo svegliati con questa notizia, che sicuramente lascia scioccati».
GLI EFFETTI - L'effetto indotto dalle benzodiazepine che sarebbero state somministrate ai giocatori della Cremonese è «paragonabile a quello di una quantità di alcol bevuta tutta d'un colpo, e a digiuno». Lo sottolinea il farmacologo Silvio Garattoni, direttore dell'istituto Mario Negri di Milano. «Per certi versi - osserva lo scienziato - il meccanismo d'azione dell'alcol e la sintomatologia prodotta sono gli stessi. Infatti, aumentando gradualmente le dosi di alcol, si passa da una situazione di rilassamento muscolare, alla sedazione, al sonno». Secondo Garattini, si deve tener presente che ogni persona reagisce diversamente alle benzodiazepine, tanto è vero che 5 giocatori hanno manifestato malesseri e annebbiamento.

Fonte: www.corriere.it
Foto: www.vascellocr.it