Fallito il primo tentativo con il broker romano Paolo Di Stanislao, rilevatosi privo di certezze economiche all’atto finale della trattativa,ora si attende fiduciosi la seconda ed ultima pista capitolina. Di Stanislao sin dall’inizio, non lesinò di scoprire le sue carte, i suoi programmi. "Sará una Paganese da vertice", cercando di conquistare tifosi e non con le sue dichiarazioni, ma con la scia di scetticismo che l’ha accompagnato sino al game over, stabilito da Trapani, nell’ultimo incontro di una settimana fa. Di contro la nuova ipotesi capitolina s’è affacciata all’ombra del cupolone in punta di piedi, con la riservatezza però tipica dei segreti vaticani. In queste ore è scattata una vera e propria caccia all’imprenditore laziale di cui si sa poco e niente. Appartenente a un’importante famiglia di costruttori, tra le più facoltose della capitale, mister X amico di D’Onofrio e Gambino viaggia nella più assoluta riservatezza.
Nessun proclama, poca voglia di farsi pubblicitá, appassionato di calcio e voglioso di rientrare nel mondo pallonaro tanto bistrattato in questi giorni. Si dice che un paio di anni fa fosse alla giuda di un settore giovanile in una nobile piazza decaduta in serie C1 e che ancora oggi lo rimpiangono. Indizi che i due esponenti politici di Pagani lanciano nel mare della curiositá che sta attanagliando tutti in cittá. Il potente, economicamente parlando, costruttore romano al primo incontro s’è detto disposto a far parte di quest’avventura e lieto di capirne di più nel prossimo confronto con la delegazione paganese formata lunedì sera anche dal presidente Raffaele Trapani sempre più voglioso di chiudere i giochi. La cifra per essere il nuovo proprietario della Paganese è chiara: si aggira intorno ai 500mila euro tra fidejussioni, iscrizione e corrispettivo per la cessione del titolo.
La Città di Salerno - Peppe Nocera