Lo scandalo calcio scommesse, esploso nella giornata di mercoledì dopo l'inchiesta "Last Bet" della Procura di Cremona, potrebbe riservare importanti sviluppi per il futuro in casa Paganese. In virtù, infatti, delle diciotto gare truccate finite nel mirino della Procura e dell'eventuale responsabilità oggettiva delle società coinvolte, o direttamente o tramite i propri tesserati, le classifiche finali dei campionati potrebbero essere totalmente stravolte con la compagine azzurrostellata che potrebbe ritornare in Prima Divisione dalla cosiddetta 'porta di servizio'. La conferma giunge proprio dal presidente Trapani. "La Paganese sta osservando attentamente quanto è venuto fuori dall'inchiesta attuata dalla Procura di Cremona. Ci riteniamo parte lesa in quanto danneggiati e penalizzati dell'alterazione di alcune gare del nostro raggruppamento e faremo valere i nostri diritti in tutte le sedi opportune. Se questo scandalo venisse confermato, per la Paganese si aprirebbero importanti spiragli per ritornare in Prima Divisione".
Ed è proprio da una gara della Paganese, allo stadio “Zini” di Cremona nel mese di novembre e conclusa con il risultato di due a zero per i grigio rossi, a far scattare l’indagine della Procura dopo i sintomi di avvelenamento accusati da alcuni tesserati lombardi. "Ad oggi, a distanza di molti mesi, mi vien anche da ridere – continua Trapani - pensando di non essere stati capaci di vincere contro una squadra con cinque calciatori drogati per perdere da un loro compagno di squadra. Ricordo che nel secondo tempo alcuni calciatori si accasciarono a terra ma pensavo esclusivamente alle classiche perdite di tempo per difendere il doppio vantaggio. Era impossibile pensare che c'era del marcio"
Tra le società che rischiano maggiormente figura il Ravenna per il coinvolgimento del direttore sportivo Giorgio Buffone, travolto dallo scandalo già un mese fa nel tentato illecito sportivo nella gara con il Lumezzane lo scorso 17 aprile. L'inchiesta si concluse con appena sette punti di penalizzazione ai giallorossi oltre a due anni di inibizione al ds. "Già in quella occasione ci fu del clamoroso non retrocedendo il Ravenna per l'illecito sportivo come avvenuto in altre occasioni. La condanna, giunta a pochi giorni dalla disputa dell'ultima giornata, sancì la nostra retrocessione in quanto Monza e Ravenna non si sarebbero mai fatto del 'male'. Sulla nostra posizione finale in classifica pesano ovviamente i nostri errori, i nostri demeriti ma anche tutti questi 'imbrogli'"
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