Entro mercoledì, la Paganese potrebbe avere un nuovo assetto societario. Il condizionale è d’obbligo in virtù delle decisioni che si assumerá, nel corso del secondo, determinante, incontro tra il gruppo d’imprenditori romani e Trapani. L’anticipo del primo di tre giorni, rispetto a quello, preannunciato per questo inizio settimana, e poi svoltosi venerdì pomeriggio a Pagani, è sinonimo di volontá delle parti a giungere a una conclusione, nel più breve tempo possibile. Anche perché la partenza per il ritiro di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, sede divenuta ormai classica per gli azzurri dell’era Trapani, è in programma per il 22 di questo mese e bisogna pur mettere su, la nuova spedizione azzurro stellata targata 2011-2012. E’ pur vero che la macchina organizzativa, che lavora dietro le quinte, nel chiuso della sede di via Albanese, nonostante l’ultimo tribolato mese, non s’è mai fermata attraverso l’equipe formata dal direttore Filippo Raiola, il segretario generale Mario Ferraioli e il responsabile amministrativo Alfonso Manzi. Ormai non c’è più spazio per i temporeggiamenti, è l’ora delle decisioni definitive in un verso o nell’altro che dovrá condurre la societá in particolare il presidente Trapani a fare delle scelte.
La societá più volte hanno ribadito che era pronta a cedere o a ricevere aiuti per rinfoltire le fila di un gruppo societario tale da renderlo più solido, chiedendo aiuto soprattutto alle istituzioni locali. S’è esposto in particolare l’ex presidente del consiglio comunale di Pagani, nonché consigliere provinciale Massimo D’Onofrio che ha allacciato alcuni contatti con imprenditori del ramo edile laziale. Alla resa dei conti una proposta è giunta sul tavolo del presidente, dopo che un altro imprenditore capitolino ha rimandato a settembre il suo eventuale intervento. I due costruttori romani, venerdì dopo aver incontrato più volte il politico paganese, hanno esposto il loro piano a Raffaele Trapani e Marrazzo, negli uffici di D’Onofrio, e sembra che l’accordo possa giungere a positiva conclusione nei prossimi giorni. L’ala romana ha chiesto una collaborazione fattiva ai dirigenti azzurri sia dal punto di vista ambientale e logistica che economico. E’ ovvio che sia auspicabile una compartecipazione che soddisfa entrambe le parti in caso di guida combinata, anche perché se non sono ben delineati i contorni e fissati i paletti, le incomprensioni del prima sarebbero un serio ostacolo al lavoro del dopo per la societá stessa.
La Città di Salerno - Peppe Nocera