Chi aveva detto che il girone B fosse un girone lungo e difficile certo, non ha scoperto l'acqua calda, ma sicuramente azzeccato la profezia. La settima giornata, è stata, quella delle conferme. A partire dalla sorprendente Arzanese che grazie alle parate del portiere giovanissimo Fiory ed ai gol dei due bomber Incoronato e Carotenuto mantengono la formazione di mister Fabiano nelle zone nobili della graduatoria. Ad Aversa, ieri, a farne le spese, il fanalino di coda Celano. Conferma anche per il Perugia che sbanca il campo di Giulianova grazie al suo uomo migliore, il capitano Clemente e mantiene inalterate le distanze dalla vetta della classifica. La ditta Masini – Carbone non tradisce e per Ciccio Cozza ed il suo Catanzaro si aprono le porte del Paradiso...Chieti battuto e grande festa per i 4000 del Ceravolo. Va alla Neapolis di Castellucci il derby con l'Aversa Normanna. Pellecchia ed il suo sostituto fanno felici i nerostellati frattesi. Di Longobardi, l'illusorio gol pari. Importante successo dell'Isola Liri sul campo del Melfi. Laziali che vincono lo scontro salvezza coi lucani grazie alle reti di Falco e Caira che ribaltano l'iniziale vantaggio del centrocampista gialloverde, Scarsella. Ancora una sconfitta interna per il Campobasso del dottor Provenza. Al Selvapiana è il Fano di Baldassarri a portare via l'intera posta in palio. Piccoli, Marolda e Bartolini per i romagnoli, mentre la rete molisana del centrocampista Quadri. Non riesce più a vincere il Gavorrano di mister Pagliuca ma in compenso torna al gol l'attaccante Fioretti. Contro il Milazzo, in vantaggio grazie a Bucolo, ci vuole tutta la grinta dei padroni di casa per bucare il bunker difensivo ordito da Amura. Risultato ad occhiali, l'unico della giornata, tra L'Aquila e Fondi. Per gli abruzzesi il rammarico di due legni colpiti da Improta e Giglio mentre per mister Parisella una boccata d'ossigeno dopo tre sconfitte consecutive.
Vince al fotofinish l'Aprilia di mister Vivarini contro una coriacea Vibonese. I laziali, prossimi avversari al Torre della Paganese, vanno sotto di due reti grazie alle marcature di Mazzetto e Puntoriere. Ma, nella ripresa, i pontini, rimontano alla grande andando a segno con Foderaro, Bonaiuto e nel finale di gara con l'attaccante Ceccarelli, sino ad allora completamente evanescente. A fine gara, si è dimesso l'allenatore calabrese, Ferrante. E, chiudiamo, come sempre, con la capolista Paganese che, esce indenne dal difficile campo di Lamezia. Clima ostile sugli spalti per la dirigenza azzurra e per il tecnico Grassadonia ma non in campo dove la formazione azzurrostellata gioca e diverte. Del giovanissimo puntero Siciliano, sostituto del bomber Orlando, la rete del vantaggio azzurro. Poi, Petrocco, nel tentativo di anticipare Mancosu, commette fallo da rigore e rimedia il cartellino rosso. In porta va Robertiello, entrato al posto di Scarpa ma, dal dischetto, l'attaccante sardo non sbaglia. Finisce in parità un match tiratissimo ma che vede la formazione di Grassadonia sempre salda al comando della graduatoria.
Carmine Torino per paganese.it