L'avevamo previsto, pronosticato e sperato. Non è stato certamente facile contro una squadra euforica che, forse col tempo, non si confermerà fra le grandi ma è attualmente una delle compagini più quadrate e compatte. Una gara di sostanza, di sacrificio ma anche un'ulteriore conferma che la Paganese c'è, ha un bagaglio tecnico, tattico e temperamentale che le consente di affrontare ed addomesticare qualsiasi tipo di avversario. E' capolista ed ha tutto per rimanere lassù fino alla fine: organizzazione di gioco, guida tecnica sicura e raziocinante, una società solida ed ambiziosa, una tifoseria calda, impareggiabile, unica. Ma esaltarsi adesso non servirebbe a nessuno, troppo presto per avere e coltivare certezze che solo il prosieguo potrà definitivamente avallare. La strada è lunga ed impervia, per ora c'è solo la consapevolezza incoraggiante di essere formazione competitiva, ordinata, essenziale e cinica, una squadra che scende in campo, sempre, con l' approccio giusto, con l'intensità dovuta con le idee creative anche in condizioni ambientali e tattiche difficili. Per diventare ancora più temibili e vincenti occorrono allenamenti anche mentali e finora il tecnico si è dimostrato capace ed abile anche sotto quest'aspetto.
Siamo solo all'inizio, i risultati altalenanti delle altre dimostrano come, sovente, una presunta superiorità tecnica può essere bilanciata ed annullata da slancio, corsa, carattere e cuore. Sono queste le armi che metterà in campo l'Aprilia domenica prossima. Mister Vivarini è un tecnico bravo, preparato e vincente, pur riconoscendo e temendo il divario tecnico verrà a Pagani per giocarsela, da ex prolifico e brillante attaccante (che annate nella gloriosa Turris) ha nel suo DNA la ricerca costate del risultato attraverso il gioco. Una dimostrazione? Le cifre più recenti ed indicative dell'Aprilia: 8 gol nelle ultime due gare, 5 al Celano in trasferta e 3 domenica alla Vibonese di Caridi....
Hanno avuto un inizio difficile ma stanno stanno venendo fuori anche grazie alle capacità, alla sapienza tattica ed alle intuizioni del carismatico tecnico abruzzese. Applicano un 4-4-2 molto propositivo, annoverando in ogni reparto almeno un calciatore di categoria, di esperienza e di indiscusso valore. In difesa, l'esperto e poderoso Aquino (una vita fra i professionisti), a centrocampo Marco Croce, autentico e carismatico leader, in attacco il possente e prolifico (già 4 reti) Foderaro. Poi giovanissimi interessanti e di prospettiva: i difensori Pinna e Crialesi entrambi '92, il centrocampista ex Salernitana Di Libero ('92), l'attaccante Bonaiuto ('92).
Ed a completare l' organico l'ex azzurrostellato Esposito, il francese Gomes, un esterno offensivo che Vivarini sta utilizzando come difensore, i centrocampisti Criaco (ex Pergocrema) e Cruciani (ex Gela), l'attaccante Ceccarelli (ex Brindisi) 16 gol l'anno scorso nel campionato di serie D poi vinto....
Una squadra non certamente sprovveduta. Ha esperienza, gioventù, carattere, ottime potenzialità e giuste ambizioni. Forse è meglio così, verranno a giocarsela ma incontreranno una Paganese prima in classifica e decisa a rimanerci, pronta a colpire e punirli individuando e sfruttando i loro punti deboli (gli esterni difensivi...?), soprattutto pronta a continuare a cullare ed inseguire un sogno.
Carlo Vitiello per paganese.it