25.11.11

Catanzaro: massima concentrazione in vista del match con la Paganese.

CATANZARO. È proseguita giovedì mattina la preparazione del Catanzaro in vista del prossimo impegno di campionato, che vedrà l’undici giallorosso ospitare al “Ceravolo” la Paganese, ovvero una delle formazioni più accreditate alla vittoria finale del campionato. Per Carboni e compagni una ghiotta occasione per scavalcare in classifica la stessa formazione campana e guadagnare, altresì, tre punti sulla capolista L’Aquila, alla quale il calendario assegna il turno di riposo. Ritornando alla preparazione, la squadra si è allenata sul terreno sintetico del “Curti” del quartiere marinaro, con il tecnico Cozza che ha fatto disputare una partitella a ranghi misti, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i due giocatori in prova appena arrivati. Si tratta dei difensori Ciro Oreste Sirignano, classe ‘85, la passata stagione in forza alla Cavese, in Prima Divisione e precedentemente al Rieti e Marco Milella, classe ‘89, proveniente dal Melfi, con precedenti nell’Andria. Entrambi napoletani, i nuovi arrivati, come detto, hanno partecipato alla partitella, con Sirignano schierato nell’undici titolare al centro della difesa. Il tecnico catanzarese ha provato, quali centrali di centro campo, il duo Maisto / Corso, spostando l’argentino Ulloa sulla fascia destra con Squillace a sinistra. Intanto per l’impegno di domenica contro la Paganese, lo stesso Cozza non potrà disporre, oltre che di Gigliotti (che dovrà scontare l’ultima delle tre giornate di squalifica inflittegli dal giudice sportivo) degli infortunati Accursi e Romeo, con questo ultimo che dovrà rimanere fuori un paio di settimane. Proprio in vista del “big match” questo il pensiero espresso dal centrocampista centrale Vincenzo Maisto, avvicinato al termine dell’allenamento. “Sarà la prima volta – ha affermato – che il Catanzaro affronta in casa una delle compagini più quotate del campionato e quindi accreditata al salto di categoria. Da parte nostra, è chiaro, metteremo in campo tutta la voglia di vincere, accompagnata da grande concentrazione e soprattutto cattiveria agonistica; requisiti questi, per la verità, latenti domenica scorsa ad Aversa nella gara con l’Arzanese”. Compiendo un passo indietro come spieghi la metamorfosi della squadra che passa dalla buona prestazione casalinga contro il Gavorrano a quella opaca con l’Arzanese. “Intanto non parlerei di metamorfosi, considerato che, sia nelle gare interne, che in quelle esterne, gli avversari hanno lasciato poco spazio per le nostre manovre, aggiungendo anche, per quel che riguarda le formazioni incontrate lontano dal nostro campo, le condizioni ambientali dei vari campi, alcuni dei quali hanno condizionato tra l’altro certe direzioni arbitrali. Vorrei ricordare che la nostra è una squadra che gioca palla a terra, puntando tutto sulla velocità dell’azione. Diciamo allora che, risultati a parte, qualche difficoltà l’abbiamo incontrata, per cui d’ora in avanti, ogni undici che andremo ad incontrare, va chiuso nella metà campo per consentirci di sviluppare i nostri schemi e chiudere ad ogni costo la gara. Poi è chiaro che un episodio sfavorevole, come quello di domenica scorsa ad Aversa, ci può anche stare. Fa parte, infatti, del calcio. In ogni caso, proprio il risultato negativo di domenica scorsa ci ha fatto capire che ogni domenica ci sarà da vincere una battaglia, augurandoci, naturalmente, a fine campionato, di vincere la guerra”. Sul fatto, poi, che la squadra possa soffrire di “vertigini”, considerato che sono già due volte che la stessa tenta di toccare il vertice della graduatoria, dopo una risata prettamente napoletana, questa la risposta dell’ex centrocampista avellinese: “Assolutamente no! La verità è che abbiamo buttato via alcune occasioni che sembravano apparentemente facili. Mi riferisco, per portare qualche esempio, alle gare con Vibonese, Isola Liri, aggiungendo anche l’Arzanese incontrata domenica scorsa. Incontri tutti dove è venuta meno, da parte nostra, quella cattiveria agonistica della quale ho fatto sopra cenno. Proprio su questa, chiamiamola, manchevolezza, stiamo lavorando, per cui sono convinto che d’ora in poi le cose andranno certamente meglio”. A quattro giornate dal termine quali le possibilità per arrivare in testa alla classifica. “Innanzitutto faremo di tutto per ottenere altrettanti successi. Non sarà facile, ma ci proveremo. Del resto la nostra prerogativa è quella di scendere in campo esclusivamente per ottenere la vittoria. Certamente bisognerà tenere conto dei risultati delle altre formazioni antagoniste, anche se già domenica, battendo la Paganese, con L’Aquila che riposa, sperando anche in un piccolo passo falso del Perugia, potremmo agganciare il secondo posto, ad un solo punto dagli abruzzesi. Capisco che sono voli pindarici, ma provarci non costa niente, anzi costa tanto, davvero tanto”.

Mario Mirabello - giornaledicalabria.it