2.11.11

Chieti, Di Giampaolo pensa alla prossima trasferta: "A Pagani senza paura".

Oltre sei mesi di digiuno esterno sono troppi anche per una squadra che punta alla salvezza. In questo campionato mai vittorioso lontano dall’Angelini, il Chieti cercherà di interrompere la striscia negativa a Pagani. Mica facile. O meglio: servirà un’impresa, perché la formazione campana - regina del girone B di Seconda divisione insieme al Perugia - al “Marcello Torre” non sbaglia un colpo. E ha conquistato ben 16 punti sui 18 a disposizione.
Nonostante tutto, il direttore generale teatino Luciano Di Giampaolo pensa positivo: “Se ci si ferma ai numeri, la trasferta nella tana della Paganese è a dir poco proibitiva. Ma non abbiamo nessuna intenzione di vestire i panni di vittima sacrificale. Ce la giocheremo a viso aperto come sempre. Senza paura”. Il pareggio casalingo con l’Aprilia ha permesso ai ragazzi di Silvio Paolucci di restare a metà classifica.
“Un primo bilancio è sicuramente positivo - prosegue il diggì -, perché non dobbiamo mai dimenticare che il traguardo da tagliare il prima possibile è la permanenza nella categoria. D’altra parte, per dare continuità al progetto societario basato sulla valorizzazione dei giovani, è stato necessario ridurre ulteriormente il budget rispetto alla scorsa stagione. E l’ottimismo aumenta se si pensa che, alla luce del gioco espresso, avremmo meritato diversi punti in più. Comunque, non ci lamentiamo, anche perché siamo sempre rimasti a distanza di sicurezza dalla zona pericolosa (al momento sono 4 i punti di vantaggio sui play-out, ndc)”. Il mediano Lorenzo Del Pinto è stato una delle sorprese di questa prima parte di campionato. “Ma noi ce l’aspettavamo. Lorenzo, prima di essere un ottimo centrocampista, è un ragazzo serio: ogni domenica in campo dà l’anima”.
Finora gli errori difensivi sono stati una costanza. “Quando in difesa hai a disposizione un solo difensore esperto, ovvero Alfonso Pepe, qualche calo di concentrazione è inevitabile. Ci sono dunque tanti margini di miglioramento. Le critiche fanno parte del gioco e, spesso, sono anche salutari. Ma è altrettanto vero che una squadra giovane rende al meglio in un ambiente tranquillo”.

Gianluca Lettieri per tuttolegapro.com