Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia...La leva calcistica che è un pò la leva di una domenica, datemi una leva e solleverò il mondo eppure Varriale prese un pallone che sembrava stregato, ma il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette, dagli undici metri le scelte si moltiplicano in una frazione di secondo, le direzioni sono mille, quelle sbagliate lasciano rimpianti e dispiaceri, suggellano il risultato finale, calano le palpebre su occhi spenti. Nino capì dal primo momento e allora mise il cuore nelle scarpe e corse più del vento.
Varriale è uno scugnizzo che in provincia cerca la sua America, uno che alle cinque non ha amato prendere il tè, rifiutando i soldi oltre manica che hanno la capacità di non valere nulla quando lo scambio impari è con la moneta dei valori: " Chelsea, No, I preferisco Naples " in quell'inglese maccheronico che fa il personaggio, un attaccamento fisso all'azzurro del mare, del cielo, delle identità. Nino cammina che sembra un uomo con le scarpette di gomma dura, 20 e un cuore pieno di coraggio, perché sbagliano i calci di rigore solo quelli che ci provano, le braccia che coccolano la sfera prima dell'istante fatidico e poi quella stessa amica di sempre di avventure e scampagnate, si fa bastarda sulle mani di un Petrocco, qualsiasi, è come il grande amore a volte dura a volte fa male.
Varriale non aver paura di sbagliare un calcio di rigore non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia.
Genny Viola - normanni.net