28.11.11

Trasferta amara.

In un Ceravolo gremito di tifosi (in quattromila per una partita di Seconda Divisione non è cosa da poco conto), il Catanzaro ha battuto per 2-1 la Paganese di Grassadonia, accreditatissima pretendente ad uno dei due posti disponibili per il salto di categoria senza passare dalla lotteria dei playoff. Vincendo questo scontro al vertice, gli uomini di Ciccio Cozza sono volati al terzo posto, superando proprio i campani grazie ad un solo punto di differenza.

Occasione mancata per gli azzurrostellati: se avessero vinto sarebbero andati diritti al secondo posto in classifica, ad un a sola lunghezza dal vincente Perugia. Complimenti quindi al Catanzaro per la bella prestazione avuta in campo. Cozza schiera Mengoni tra i pali, in difesa Narducci, Papasidero e Mariotti, a centrocampo Bruzzese, Ulloa, Maisto e Squillace, in attacco Masini, Esposito e Carboni. Grassadonia risponde con Petrocco in porta, Balzano, Rinaldi, Pepe e Loiacono a formare la linea difensiva, Galizia, Tricarico, Acoglanis e Scarpa a centrocampo, in attacco la coppia Siciliano, Russo.

La partita è stata “maschia” fin dall’inizio e lo dimostrano i quattro cartellini rossi, compresa l’espulsione di Cozza, che l’arbitro Cifelli di Campobasso ha mostrato durante la gara. L’inizio della partita ha visto le due squadre studiarsi, giocando molto con il possesso palla senza creare però preoccupazioni con affondi improvvisi. Alla prima occasione importante arriva il goal per la squadra di casa: da una palla persa, Masini anticipa sul primo palo il difensore avversario infilando Petrocco. Sulle ali dell’entusiasmo il Catanzaro sembra poter chiudere il match da un momento all’altro. La Paganese infatti va in difficoltà e perde anche Tricarico per doppia ammonizione.

Ma non passa neanche un minuto che l’arbitro subito ristabilisce la parità numerica in campo sventolando il cartellino rosso a Mariotti. Proprio sullo scadere del primo tempo arriva l’occasionissima per gli ospiti con calcio di rigore trasformato da Scarpa: gli azzurrostellati vanno così negli spogliatoi con il parziale di 1-1 e con tutte le carte in regola per ribaltare il risultato. Nella ripresa la Paganese alza il baricentro e pur non creando grossi pericoli cerca d’impensierire la retroguardia giallorossa che però è attenta. Purtroppo però al 22’ arriva un’altra espulsione: questa volta è Acoglanis a lasciare il terreno di gioco. La squadra ospite accusa il colpo e il Catanzaro ne approfitta: al 61’ Carboni batte di testa Petrocco e chiude virtualmente il match. Qualche difficoltà per i giallorossi nel gestire palla nei minuti finali, ma il risultato, dopo 6 minuti di recupero, non cambia.

L’arbitraggio non è stato dei migliori e ha sfavorito entrambe le formazioni. Non c’è tempo per piangersi addosso, domenica la Paganese affronterà in casa il Melfi e dovrà mettercela tutta per vincere.

Carmen della Mura per paganinotizie.it