PAGANESE.NET ha raccolto nella sala stampa del “Marcello Torre” le impressioni del tecnico azzurrostellato Gianluca Grassadonia che commenta Paganese - Melfi ma anche il capitolo riguardante terreno di gioco e tifosi
"Sono tre passi avanti verso la salvezza. E' chiaro che è una provocazione, perdonate il mio sfogo, ma non ce la facciamo
più. Io sono orgoglioso di allenare questi ragazzi. Ho l'onore di
essere il trainer di un gruppo fantastico, che dà sempre il massimo ed è
secondo in classifica. Vorrei, però, soffermarmi su alcuni punti. Giochiamo su un campo che è di quinta categoria. Questo è semplicemente vergognoso perchè la società paga tanti soldi per non farci allenare qui e non è possibile che il terreno di gioco è impraticabile. So che la nostra dirigenza sta aspettando delle risposte dal Comune. Speriamo che si risolva questa situazione, perchè è complicato giocare in queste condizioni. Per quanto riguarda i tifosi, io e la mia squadra siamo amareggiati. Quindici giorni fa Petrocco era il salvatore della patria, oggi è un 'coglione': questo è inammissibile. Allo stadio, poi, viene sempre meno gente. E di questi, solo una piccola parte urla, canta e incita la squadra per tutti i 90'. In tribuna ci sono cinquecento allenatori, tutte persone
che hanno partecipato al Master di Coverciano, che mi suggeriscono i
cambi e consigliano ai ragazzi cosa è meglio fare o non fare. Vedo
tanto disamore, poca passione negli spettatori. A Catanzaro domenica
scorsa all'una c'erano già 2000 persone all'interno dello stadio. Oggi la gente è arrivata alla spicciolata dieci minuti prima dell'incontro. Non so in queste condizioni se la società vorrà continuare. Noi ce la metteremo
tutta come abbiamo sempre fatto. Oggi, ad esempio, avevamo
numerosissime assenze e siamo riusciti a venir fuori in una gara
tutt'altro che semplice. Devo dire grazie ai miei giocatori, molti dei
quali si sono adattati in ruoli poco congeniali alle loro
caratteristiche"
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