“Ma per piacere, vogliamo
classificarci davanti al perugia, e pareggiamo a fano??? Per piacere,
nn si pò sentì ! Grassadonia fuori dalle palle, voglio Capuano
!!!!!!!!!!“ Magari leggendolo da estraneo ai fatti si potrebbe
pensare ad una burla, usando un eufemismo, visto che si parla di
esonerare un tecnico che finora ha sbagliato davvero poco e di
sostituirlo con uno dei principali artefici della caduta in Seconda Divisione della Paganese ma purtroppo è tutto vero, tutto tratto da un gruppo nato su Facebook (Non Abbandoniamo La Paganese,
nel caso non foste già iscritti voi che leggete i senza peli sulla
lingua) in estate quando non si conosceva ancora il futuro della Paganese Calcio 1926, in bilico tra fallimento e passaggi di proprietà mai avvenuti.
Questo gruppo, che può vantare ben 537 membri (praticamente il Torre
al completo), è spesso luogo di battibecchi e soprattutto di offese
reiterate e spesso immotivate verso il mister azzurro stellato Gianluca Grassadonia.
Il leit motiv è sempre lo stesso. Sembra assurdo che una piazza con
600 tifosi al seguito in casa e tra i dieci e i venti in trasferta
abbia almeno 300 contestatori, tutti presenti più su Facebook
che allo stadio, nonostante un terzo posto raggiunto tra infortuni e
defezioni varie oltre la scelta societaria di schierare almeno tre
under a partita con Grassadonia costretto ad
inventarsi di domenica in domenica un assetto decente per affrontare le
avversarie. Si, le avversarie, ebbene si non meravigliatevi delle
parole che sto per profferire ma esistono anche quelle e forse a
qualcuno non è ancora ben chiaro. Nel girone B di Seconda Divisione ci sono altre 18 squadre a disputare il campionato con la Paganese e non solo il Perugia e il Catanzaro ma tra le tante anche un apparentemente inoffensivo Fano che in attacco vanta il lusso di poter schierare la coppia Morante-Marolda, gente che ha già giocato e segnato contro la Paganese in una categoria più su.
Ora, appurata l’esistenza di
altre squadre che giocano per un obiettivo da raggiungere (salvezza,
promozione, playout o playoff che siano) la domanda da porsi è la
seguente: dov’erano queste persone quando c’era davvero bisogno di “contestare”? Beh c’erano ma facevano finta di nulla perché a Pagani funziona così: basta dire che lo fai per Sant’Alfonso, per la Madonna delle Galline e per tutti i Santi, artisti e mercanti
ed allora ti puoi permettere il lusso di perdere otto gare di fila
senza che nessuno apra bocca e puoi addirittura permetterti di
retrocedere ed uscire tra gli applausi delle stesse persone che si
ritrovano a contestare un allenatore che alla seconda esperienza nei
professionisti ha ottenuto 36 punti con una squadra costruita quasi
interamente seguendo le sue direttive fatta eccezione per i vari Petrocco, Scarpa e Tricarico.
E’ ora che il tifoso paganese si
risvegli dal torpore che lo sta caratterizzando negli ultimi anni e
inizi soprattutto a sostenere la squadra nel momento del bisogno
piuttosto che lasciarsi andare in fischi e critiche a dir poco fuori
luogo. La verità è dietro l’angolo ma è fin troppo difficile aprire gli
occhi di chi li ha tenuti chiusi per troppo tempo. Magari con Capuano arriverà anche la "Ginestra’’ della situazione a “blindare” i pali della porta azzurrostellata tanto per ricordare che a Pagani non ci vuole nulla a passare da campione a bidone o coglione, proprio come suggerì un certo Gianluca Grassadonia che in fondo, ma neanche troppo, non è che parli tanto per parlare. San Petrocco docet!