5.12.11

Paganese, vittoria con rammarico. Grassadonia: "Ricordavo una Pagani più affettuosa".

Nonostante la bella vittoria per 3-1 contro il Melfi grazie ai goal di Scarpa, Fava e Luca Orlando, quello che sentiamo in sala stampa non è un Grassadonia sereno. Il tecnico della Paganese è sembrato davvero rammaricato per due motivi davvero importanti. Il primo sfogo del mister azzurrostellato ha riguardato la “questione campo”: non è possibile giocare su un terreno di gioco in condizioni pessime, soprattutto perché la società paga molti soldi per non fare allenare la squadra al Torre.

Quindi non è possibile che la squadra debba giocare su un terreno impraticabile che rende complicato giocare un bel calcio. Il secondo sfogo di Grassadonia riguarda la “questione tifosi”: la partita contro il Melfi è stata vinta nonostante i tanti indisponibili (gli squalificati Acoglanis e Tricarico e l’infortunato Russo) che non sono potuti scendere in campo. A dispetto delle assenze, i ragazzi non hanno fatto rimpiangere nessuno, anzi dopo il momentaneo svantaggio, sono riusciti a ribaltare il risultato con una grande maturità. C’erano giovani in campo, c’era qualcuno che rientrava dopo mesi (Fava) e c’era anche qualcuno che ha giocato in più di un ruolo.

E’ un gruppo al quale bisogna solo fare elogi. Il mister, costretto ieri a inventare nuovi ruoli e moduli, è contento di allenare un team di ragazzi fantastici che mettono davvero il cuore per la propria squadra ma non è contento invece nei confronti dei tifosi. “Quindici giorni fa Petrocco era il salvatore della patria, oggi è un ‘coglione’: questo è inammissibile”. Anche se il suo errore poteva costare tanto alla Paganese, l’estremo difensore non è affatto in discussione. Ed è questo quello che dovrebbero imparare a fare i tifosi: meno polemiche (che nessuno sta digerendo) e più tifo. Non è davvero concepibile, in effetti, che ad ogni errore, anche banale, il pubblico inizia a fischiare contro i proprio beniamini. La squadra si deve sostenere sempre, sia nei momenti di gioia che nei momenti di difficoltà. Dovrebbe essere una soddisfazione vedere la propria squadra del cuore che gioca un bel calcio, che vince spesso e che milita nelle zone alte della classifica. Grazie alla vittoria ottenuta contro il Melfi, la Paganese è ritornata al secondo posto in classifica. Ciò dovrebbe invogliare le persone a vedere le partite dal vivo. Invece (e Grassadonia sottolinea anche questo punto) sempre meno gente va allo stadio. I ragazzi hanno bisogno di essere sostenuti, hanno bisogno di vedere che il proprio pubblico è presente e li incita. Per il mister, i pochi che vanno allo stadio vanno solo a contestare e criticare. Per fortuna però ci sono quei pochi ragazzi che non hanno mai smesso di incitare i calciatori, anche dopo il goal del Melfi, ma ciò non basta.

Il sostegno serve sempre, per tutti i 90 minuti. E’ facile parlare quando non si è in campo, è facile urlare dalla tribuna quali sono i cambi da fare, quali mosse attuare. E’ facile esserci quando la squadra va bene, ma un vero tifoso dovrebbe esserci sempre, anche se la squadra va male, senza mettere in discussione ogni minuto l’operato della società e dell’allenatore. Non si possono sentire fischi nei confronti di una squadra in emergenza assenze che gioca su un terreno impraticabile. I numeri dicono che la Paganese è una squadra poco seguita. “Ricordavo una Pagani più affettuosa – aggiunge il tecnico – c’è poco amore verso la squadra. Ringrazio solo i miei ragazzi, oggi non era una partita facile, prendiamoci questi tre punti e poi vediamo cosa vorrà fare la società”.

Carmen della Mura per paganinotizie.it