28.12.11

Scoppia Premiopoli, coinvolta la Paganese e calciatori di Nocerina, Neapolis e Avellino.

Un’inchiesta lunghissima, culminata con il deferimento di 5 calciatori, 7 presidenti e 10 società di calcio. Un lavoro certosino da parte della Procura Federale che ha portato all’inchiesta - solo sportiva - denominata ‘Premiopoli’, riguardante i premi di preparazione che alcune società avrebbe intascato senza averne diritto.
Stefano Palazzi, capo della Procura Federale, ha chiuso le indagini con i deferimenti di nomi noti anche nel calcio campano. Spunta, infatti, il coinvolgimento di Lorenzo Del Prete della Nocerina, che all’epoca dei fatti era tesserato per il Frosinone; di Alfredo Cariello del Neapolis Mugnano, ex Savoia e Nocerina, anche lui coinvolto ai tempi del Frosinone; del portiere Armando Pantanelli ex Paganese, dell’attaccante Francesco Millesi dell’Avellino coinvolto in Premiopoli quando era al Catania e di Alessandro Manfrecola, presidente della Real Partenope. Deferita la Paganese, per responsabilità oggettiva per il caso Pantanelli. Deferite anche Frosinone, Ascoli e Catania, oltre alle società che avrebbero “preparato” i calciatori, o dichiarato di averlo fatto.
Il sistema serviva per ottenere i premi di preparazione da parte delle società che tesseravano “giovani calciatori” che in passato erano tesserati solo con lo status di “giovani”. Insomma, viene riconosciuto un premio in denaro, secondo tabelle stilate dalla Figc, a chi ha ha avviato alla pratica sportiva i calciatori che poi debuttano nei campionati professionistici. 
  Il trucco, però, nasce quando nei comitati regionali non è possibile risalire alla certificazione originale delle prime società che hanno tesserato il giovane. A quel punto, in alcuni casi anche con l’aiuto di faccendieri, si trovano società giovanili disposte a dichiarare, attraverso la legge Bassanini dell’autocertificazione, che quel giocatore ha militato in quel club giovanile e la società che lo fa debuttare deve versare, a seconda del campionato di appartenenza, un riconoscimento economico all’ultimo e al penultimo club per il quale il calciatore è stato tesserato a partire dai 12 anni.
Diverso è, invece, il premio alla carriera che viene riservato a tutte le società che per ogni anno hanno avuto il calciatore a partire dai 12 anni e viene dato solo per il debutto in serie A. In questo caso, molti club anche importanti, stanno facendo firmare rinunce alle società giovanili che cedono i loro talenti, per evitare un esborso maggiore in futuro nel caso in cui il calciatore dovesse avere una carriera importante.