1.12.11

Sotto la lente del direttore.

Si alternano speranze e timori, certezze e paure. Sembrava che il peggio fosse ormai alle spalle ma a Catanzaro la Paganese ha perso di nuovo, ed è ripiombata in crisi di identità facendo affiorare atteggiamenti negativi ed autolesionistici che ingigantiscono qualche limite tecnico e caratteriale. Certo, l'assenza di Fusco (determinante, pesantissima) di Fava, di Orlando si sono fatte sentire ma ancora più determinante, in negativo, è stato l'atteggiamento mentale di chi ha dato l'opportunità ad un arbitro fin troppo fiscale, di limitare la veemente reazione di una squadra decisa a recuperare una gara iniziata colpevolmente in salita. Le scelte di Grassadonia apparivano indovinate, con un centrocampo robusto, ordinato, dinamico e propositivo, la squadra sembrava vogliosa di giocarsela contro un avversario temibile in uno stadio ribollente di passione ma anche intimidito dalla spigliata spregiudicatezza degli azzurrostellati. Un errato disimpegno, una tardiva chiusura difensiva, una mancata sintonia e limiti di intesa fra i singoli hanno dato vigore, entusiasmo e morale ad un avversario sempre guardingo ed insicuro. Il cuore, il carattere, la determinazione non sono stati sufficienti a riportare in corsa una squadra in inferiorità numerica ed in evidente disagio nel produrre gioco ed idee. Ora è tempo di valutazioni, di riflessioni, di decisioni, di correttivi da apportare ad un organico che, inaspettatamente, sembra inadeguato alle giuste ambizioni di società e tifoseria. Recuperati gli infortunati, bisogna definitivamente, cercare e trovare alternative e soluzioni tattiche idonee e compatibili alle caratteristiche dei singoli, di quelli che ci sono e di coloro che arriveranno. L'inizio brillante sul piano dei risultati (non del gioco), aveva illuso un po' tutti, sembrava una cavalcata inarrestabile, il prosieguo ha dimostrato e sta dimostrando che ci sarà da lottare fino alla fine contro compagini altrettanto ambiziose ed attrezzatissime. Non sarà tutto scontato come, illusoriamente, si riteneva, da parte di tutti, nessuno escluso. E' giunta l'ora di valutare, approfondire strategie societarie, valutazioni tecniche e modalità adatte al raggiungimento degli obbiettivi. La Paganese vuol proseguire il discorso "under"? Fin'ora i campo e le prestazioni hanno evidenziato che solo Balzano è assolutamente competitivo, gli altri, pur validi ed interessanti, non hanno la caratura e le potenzialità per completare un mosaico vincente (a pieno organico, logicamente.....). La Paganese decide di rinunciare alla presenza degli "under"? Sempre il campo e le prestazioni hanno dimostrato che sarebbe opportuno qualche innesto alternativo o di completamento o qualitativamente migliorativo. Stabilita la strategia da seguire, fatte le scelte definitive, si darà il modo a Grassadonia di decidere l'assetto tattico più giusto e consono per far rendere al massimo le le potenzialità dei singoli senza avventurarsi in scelte a volte non produttive ed incomprensibili ma conseguenti alle necessità contingenti di natura non tecniche ma gestionali. La Paganese è ancora quarta, in colpevole ed inimmaginabile ritardo, il campionato è ancora lungo ma bisogna assolutamente accelerare, da subito. Domenica prossima, c'è un appuntamento importante per le prime tre ma anche e sopratutto per gli azzurri contro un Melfi solo in apparenza vittima predestinata. Le precedenti esperienze contro "le piccole" non sono state sempre felici e la posizione in classifica spesso viene smentita dalle prestazioni sul campo. La giovanissima compagine di Ridolfi ha un percorso esterno largamente deficitario (viene da 4 sconfitte consecutive) ma è squadra arcigna, tenace, combattiva e con discrete individualità. Il reparto difensivo è "ricchissimo" di "under": fra i pali il promettente Scuffia ('91), sugli esterni difensivi Spirito e Roberto Russo, leggerini, inesperti, una manna per gli scatenati Galizia e Scarpa.... Al centro della difesa, assenti gli squalificati Moretto e Fiorucci, giocheranno il nazionale under 21 Gennari ('91) in coppia con il quasi esordiente Franchino ('91), potranno mai efficacemente contrastare il rientrante Fava o l'ancora convalescente Orlando o il funambolico Siciliano? Certo la Paganese avrà assenze importanti a centrocampo e pochissime alternative ma il Melfi nello stesso reparto schiererà Giunta e Caprioli (entrambi '92) ai lati del regista Viola ('90). Nella Paganese rientrerà l'insostituibile Fusco che insieme ai compagni di reparto non dovrebbe avere eccessivi grattacapi dai pur bravi ed insidiosi Giorgio Russo ed Ambrogetti (i più "anziani".....entrambi '89) e dall'ariete Spagna (altro '91). Si, apparentemente è gara facile ma da affrontare col piglio giusto, con feroce determinazione e la massima concentrazione, l'avversario dovrà capire, intuire e sentire che non ci sarà da sperare e sognare l'impresa: la Paganese ha troppa fretta di ritornare a vincere, da domenica prossima dovrà ripartire la rincorsa che, con il supporto decisivo di società e tifoseria, farà ritornare in alto il vessillo azzurro stellato.

Carlo Vitiello per paganese.it