Ci sarebbe da soffermarsi a lungo per commentare tutto ciò che è stato detto, abbiamo ascoltato e letto....
Stendiamo un velo pietoso e parliamo solo di calcio giocato, è il solo argomento autentico che non nasconde altre verità.
La Paganese ha vinto, ha battuto il giovanissimo Melfi, com'era prevedibile, nonostante qualche assenza (non 9....) il divario era troppo netto e solo un un tempo tatticamente infelice ha dato ai lucani l'illusione di poter centrare l'impresa.
Bastava affiancare a Giglio il duttilissimo Scarpa e schierare il consueto 4-2-4. Il ritrovato Fava poteva affiancare Orlando dall'inizio e col supporto dei due esterni offensivi (immenso Scarpa) poteva finire anche 8-1.
A volte c'è il gusto e la ricerca di volersi complicare la vita (calcisticamente parlando). Ora ad organico finalmente completo ci si augura che la squadra ritrovi continuità di risultati e di gioco. E torna d'attualità l'interrogativo di sempre: chi degli attuali "titolarissimi" farà posto al terzo under ?
In attesa di qualche ennesimo e brillante colpo di Cocchino D'Eboli, forse la strada più semplice e percorribile sarebbe quella di affidarsi a Galizia centrocampista con un "under" esterno offensivo.
E' questo forse l'assetto col quale la squadra cercherà continuità e punti domenica prossima a Fano. I marchigiani, dopo un inizio di campionato balbettante, hanno ritrovato tranquillità societaria ed equilibrio tattico. L'avvento del presidente Gabellini e la scelta di affidare la guida tecnica al bravo Baldassarri è stato l'inizio di un nuovo corso che nonostante la penalizzazione (-5), li vede in una tranquilla posizione di classifica. Nelle ultime sette partite il Fano ha realizzato 13 punti frutto di quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte (a Chieti ed a Perugia). Ha vinto le ultime tre partite interne e domenica scorsa contro la quadrata Arzanese ha confermato i progressi degli ultimi tempi con una prestazione attenta, vivace ed autoritaria.
In porta schiera l'emergente Beni ('92) molto seguito da importanti club, il reparto difensivo, schierato rigidamente a quattro, dovrà fare a meno del navigato, affidabilissimo ma squalificato, Colombaretti presumibilmente sostituito dal giovanissimo Bartolucci ('93).
La coppia centrale granitica nel duo Mucciarelli-Cossu, ma abbastanza lenta e macchinosa, potrebbe soffrire la vivacità di Orlando e i tagli degli esterni offensivi. Completa il reparto il mancino Amaranti dotato di grande spinta e di felici tempi di inserimento ma molto approssimativo in fase difensiva (ha sempre giocato da esterno alto).
A centrocampo i fanesi si giovano dell'apporto di due marpioni: Ruscio e Zebi, hanno entrambi corsa, intensità e tecnica un mix ideale per contenere e contrastare i dirimpettai azzurrostellati essendo supportati ai lati dal giovane Raparo e dall'estroso Noviello.
Le alternative sono il fantasista Piccoli ed il giovanissimo ma molto interessante Capi, un '93 dotato di ottimi fondamentali e di fervida fantasia.
In attacco due temibilissimi terminali offensivi: il bizzoso Morante, un talento inespresso ma calciatore di grandi potenzialità e di discreta concretezza, lo affianca il mobilissimo Marolda svelto, insidioso, redditizio (6 gol). Saranno temibilissimi clienti per la difesa guidata dall'insostituibile Fusco.
Non sarà agevole superare un avversario che ha argomenti tattici e tecnici notevoli. Il Fano cercherà una vittoria di prestigio, il confronto con una "grande" darà grandi motivazioni ai calciatori e lo stadio "Mancini" ribollirà di entusiasmo.
Sarà dura ma la Paganese deve ritrovare continuità. Deve ridare il sorriso e l'entusiasmo a tutto il popolo azzurro stellato che la rivuole invincibile protagonista.
Carlo Vitiello per paganese.it