“Pino Palumbo è l’uomo giusto per la Paganese!”. Questa è l’impressione del direttore generale Cosimo D’Eboli che ha contattato proprio in prima persona il tecnico di Venosa proponendogli il ritorno nella città di Sant’Alfonso. Una trattativa nata all’improvviso e conclusasi in un lasso di tempo brevissimo. “Dopo le improvvise dimissioni di Grassadonia che hanno spiazzato un po’ tutti, ho subito pensato a Pino Palumbo come ideale sostituto tenendo presente il come era stata costruita la squadra e il modo in cui gioca. E’ una persona competente che già conosco per averci lavorato insieme. Di nomi nella giornata di martedì ne sono circolati tantissimi ma io ho contattato soltanto Palumbo”. Un ritorno inaspettato da quasi l’intero ambiente in virtù dei rapporti non del tutto idilliaci proprio tra i due. D’Eboli è chiaro: “Siccome non sono un pallonaro, ma faccio calcio i dissidi con il tecnico sono stati subito chiariti. Non sono il tipo che si lega le discussioni al dito anche perché l’amore per la Paganese viene sempre prima di tutto. Ho parlato subito con la dirigenza e con tutti i soci ed appena ricevuto il loro ok ho contattato il mister incontrandoci a mezzanotte a cavallo tra martedì e mercoledì. Abbiamo raggiunto l’accordo in meno di dieci minuti”.
A poco più di dieci giorni dalla chiusura della sessione invernale il discorso scivola sul calciomercato. “Abbiamo le idee chiare. Osservando la squadra da luglio ad oggi abbiamo capito dove intervenire per migliorarla salvaguardando sempre, però, il budget della società. Ovviamente saranno ‘tagliati’ quei calciatori scelti dalla società che finora non hanno rispettato le aspettative per poi essere rimpiazzati con altrettanti calciatori di qualità. In uscita saranno almeno due/tre unità”. Di nomi il direttore non ne vuol sentir parlare ma traccia gli identikit. “L’ossatura della squadra non sarà toccata anche perché se vogliamo fare determinati discorsi è impensabile togliere determinate pedine dallo scacchiere tattico. Giungeranno un under forte per la corsia sinistra di difesa, un centrocampista centrale di qualità e una seconda punta o un esterno nel caso che Galizia venga utilizzato in attacco”.
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