29.1.12

A Pagani il Grifo di Battistini si gode un punto d’oro.

Pupeschi tra i migliori in campo contro la Paganese (foto F.Troccoli)
Dal campo di Pagani oltre che con un punto d’oro il tecnico del Perugia Pier Francesco Battistini esce con una certezza che si chiama Pupeschi. L’esterno difensivo schierato come centrale (date le assenze forzate di Russo e Borghetti), non ha deluso Battistini: «Niccolò – dice nel dopopartita – è stato tra i migliori in campo insieme a Robertiello e Giordano», ossia i portieri che con le loro parate hanno segnato il match. Una partita che alla fine lascia «soddisfatto» il mister biancorosso: «Certamente – commenta – è una prestazione perfettibile, ma venire qui a Pagani e mettere per quattro volte un giocatore a tu per tu con il loro portiere non è cosa da poco. Abbiamo fatto una buona partita e le occasioni che abbiamo gettato gridano vendetta».
L’analisi di Battistini Il pressing alto portato avanti nel primo tempo «è stata una scelta precisa» prosegue poi il tecnico analizzando la partita. «Immaginavo – continua – che cercassero il gioco lungo e quindi volevo concedere loro il minor tempo possibile per pensare. I primi 45 minuti però ci hanno illuso, pensavamo di poter vincere facilmente. Nel secondo poi abbiamo sofferto su un paio di occasioni ma in seguito, passando ad un centrocampo a tre, i problemi sono stati minori anche se la stanchezza si è fatta sentire e le distanze sono aumentate».

Un campo impossibile Da non dimenticare poi come la prestazione dei 22 sia stata influenzata da un campo che Battistini definisce «impossibile. All’andata, grazie anche al terreno del Curi, lo spettacolo è stato migliore». Da ultimo il tecnico affronta il capitolo arbitraggio. Due gli episodi che hanno mandato su tutte le furie i campani: il rigore negato nel primo tempo e il gol annullato nel secondo. Quanto a quest’ultimo Battistini non ha visto le immagini e quindi sospende il giudizio, quanto al primo invece il mister osserva come «il mio giocatore fosse con le braccia attaccate al corpo. Diciamo che l’arbitro, non assegnando né il rigore né il calcio d’angolo, ha preso una decisione democristiana». Il periodo che attraversa la squadra nel complesso è «meno brillante» rispetto al passato: «A volte – dice Battistini – facciamo più fatica nel creare superiorità e nella gestione della palla, cosa in cui ora ci aiuta l’avere lì davanti un punto di riferimento importante come Tozzi Borsoi».
Il mercato Per quanto riguarda il mercato invece il mister rimarca semplicemente quanto va dicendo da giorni: «Siamo alla finestra – dice – ma se c’è l’opzione di aggiungere valore tecnico alla squadra dall’altra la paura è quella di incidere negativamente sul gruppo». Per il resto, la società è in partenza per Milano e nei prossimi giorni si vedrà.
Margarita: egoista Uno che non fa drammi per il risultato di Pagani è Roberto Damaschi, che spiega come «tirare il fiato in un campionato di 42 partite ci può stare. Questa era una partita temuta perché di fronte a noi avevamo una squadra importante. Qualche rammarico c’è ma alla fine il risultato è giusto». Rammarico che ha anche Daniel Margarita, sui piedi del quale nel secondo tempo sono passate due possibili palle da tre punti: «E’ stata una gara maschia – dice – alla fine del quale è arrivato un punto più che soddisfacente. Peccato perché nella mia prima occasione sono stato poco cattivo ed egoista mentre sull’altra è stato bravo Robertiello». Di «pareggio giusto» parla anche l’amministratore unico del club Gianni Moneti, «anche se forse – osserva – abbiamo avuto più occasioni noi di loro. Comunque bene così, ci siamo tolti una delle squadre più difficili del torneo in un’ambiente pesante. I ragazzi sono stati bravi».
Palumbo mastica amaro Nel suo cappotto nero mastica amaro Giuseppe Palumbo che parla di «prestazione positiva» dei suoi ragazzi: «Nel primo tempo – dice il tecnico della Paganese – l’unica loro occasione è arrivata su un nostro errore. Nel secondo invece quando sono passati a due punte ci hanno messo più in difficoltà. Peccato per gli errori della terna arbitrale che sbaglia in buona fede. Ora prendiamoci il punto e guardiamo avanti». Da registare nel finale anche un siparietto con tanto di battibecco tra i due mister. Palumbo sostiene che Perugia e Catanzaro non hanno la necessità di far giocare i sottoquota, Battistini osserva la conferenza stampa del rivale ed interviene: «Veramente oggi abbiamo finito la partita con quattro “under” in campo. E domenica scorsa con cinque».

Daniele Bovi - www.umbria24.it