27.2.12

Che dolore vedere gli spalti semideserti.

 Rubrica Una giornata particolare di Barbara Ruggiero per paganese.it

Calcio a parte, di particolare in una domenica come quella appena trascorsa, possiamo constatare una sola cosa: la disaffezione dell'ambiente alle sorti del club azzurrostellato. Fa male constatarlo, doverlo dire, doverlo scrivere; ma forse fa male di più rendersi conto – osservando gli spalti semideserti - di come siano cambiate le cose nel giro di pochissimo tempo. Solo chi ha nella mente le immagini degli spalti super affollati come in occasione delle finali play-off e nei giorni delle promozioni può provare delusione nel vedere allo stadio ogni domenica poco meno di cinquecento anime che, incuranti di ogni condizione climatica, continuano a sostenere in maniera incondizionata la propria squadra. Bisognerebbe interrogarsi sul perché di questo repentino cambiamento. Certo, quando le cose vanno bene è troppo semplice professarsi tifosi e correre allo stadio a incitare i propri beniamini. Il calcio è come una fede: si crede in qualcosa in maniera incondizionata e comunque vadano le cose, nel bene o nel male. E' un po' come una persona da amare: chi la abbandonerebbe proprio nel momento del bisogno? Ognuno di noi si è interrogato a lungo, in privato e in pubblico, su questa forma di “disaffezione” o “disinteresse”, su questo “assenteismo di massa” dagli spalti del “Marcello Torre”: risultati deludenti, prezzi alti, concorrenza spietata della pay-tv, freddo, caldo, orario particolare... Fatto sta che gli aficionados della Paganese sembrano ridursi sempre più di domenica in domenica sulle gradinate dello stadio. Qualcuno mi ha anche detto: “perfino alcuni abbonati, se non vinciamo oggi, mi hanno detto che non vengono più”. Non ci credo; non possiamo crederci; non è vero: l'amore per la propria squadra è forte e, pure con tutti i buoni propositi del mondo, è difficile staccarsene. Anzi, io proporrei di creare nuovamente interesse intorno alla squadra: coinvolgiamo i giovani, così come accaduto qualche tempo fa, portiamo le scolaresche allo stadio, formiamo gli scolari, i tifosi del domani e abituiamoli a seguire la propria squadra del cuore. Come prendere due piccioni con una sola fava: coinvolgere i giovani e, allo stesso tempo, tornare a riempire lo stadio. Infine, nota a margine, visto che si parla di tifosi, un augurio alla Gioventù Azzurra che in settimana ha festeggiato il proprio ventesimo compleanno e che domenica, così come tutti i gruppi organizzati che sono sempre al seguito della Paganese, non ha mancato di far sentire alla squadra il proprio sostegno.

Barbara Ruggiero