17.2.12

Il cielo della Paganese non è più blu.

Ma il cielo è sempre più blu, recita la famosa canzone di Rino Gaetano che riecheg­gia tra gli spalti del “Marcello Torre” in occasione di ogni gara interna, poco prima del fischio d’inizio. Ma la partita di mercoledì, persa in malo modo contro una buona Vigor Lamezia, lascia presagire il diffici­le e poco chiaro percorso che aspetta la Paganese. E’ stata, la sfida con i bianco verdi, una sorta di resa in­condizionata, di dimostra­zione di poco carattere, e perché no, di inferiorità, non solo tecnica ma an­che societaria. Palumbo ha più volte dichiarato che la rosa non è completa, e con pochi uomini a disposi­zione, può fare ben poco. A questo punto anche l’obiettivo minimo, i playoff, perdono tutto il valore che in genere si accosta a cer­te sfide. Se in passato le critiche per il (non) gioco espresso dagli azzurrostel­lati veniva smontato dai risultati, ora la situazione è peggiorata. Se è vero che contro i calabresi il tecnico di Venosa ha subito la sua prima sconfitta, è pur sem­pre vero che dall’esordio della sua quarta gestione ad oggi la sua squadra ha raccolto appena 6 punti in 5 match, una media non all’altezza delle zone nobi­li della classifica.
Dato ancora più allarman­te, è l’assoluta mancanza di circolazione di palla, di occasione pericolose, e di tiri nello specchio della porta. Il trainer, peraltro, ha già adottato tre moduli differenti, non riuscendo mai a ricevere una rispo­sta sul campo del tutto convincente. Il buon Nigro si è dovuto adattare, per esigenza di copione ad un ruolo non suo, mostrando, nonostante massimo im­pegno e professionalità, evidenti limiti di imposta­zione per un mediano. Lo stesso Tricarico, regista del team, spesso non riesce a dettare i tempi e ad inci­dere come dovrebbe. Ha provato a trovare una so­luzione, il frizzante diesse D’Eboli, ingaggiando De Martino, ex prodotto del vivaio della Roma. Il ra­gazzo però non gioca una partita ufficiale da ben sei mesi, e il suo nuovo tecni­co ha già espresso i propri dubbi a riguardo. L’ex Na­zionale Under 21, infatti, sta sostenendo solo allena­menti individuali e a ritmi blandi. Appare difficile in questo contesto trovare una continuità che alla Pa­ganese serve come il pane, per confermarsi in posizio­ni di classifica importanti e per scacciare via definitiva­mente polemiche e mugu­gni. Costretto ad inventar­si (nuovamente) qualcosa Palumbo, sperando prima o poi di raccogliere i suoi frutti, possibilmente già dalla delicata trasferta di Aprilia. Con la consapevo­lezza di poter riabbraccia­re Fava, non dovendo più “regalare” Luca Orlando alle morse delle difese av­versarie, il tecnico dovrà svolgere un importante la­voro, soprattutto motiva­zionale, per una squadra apparsa colpevolmente arrendevole, e che dopo il doppio svantaggio subito nell’ultima partita, non è stato in grado di fornire al­cuna reazione.

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