E’ sicuramente la sorpresa di questo campionato, la nota lieta di una squadra che, nonostante i problemi, è lassù e lotta per tornare in Prima Divisione. A suon di gol ha conquistato i tifosi della Paganese e di alcune squadre di serie B, ma Luca Orlando resta con i piedi per terra.
Quanto era importante vincere, dopo 3 pareggi consecutivi, e che emozione prova ad aver regalato la vittoria ai suoi?
“Quella di domenica era una partita fondamentale, e soprattutto molto sentita dai tifosi, per via del grande ex, mister Capuano. Dovevamo reagire dopo una serie di partite non brillantissime e un po’ sfortunate, e credo che l’abbiamo fatto nel migliore dei modi. Abbiamo lottato per 90’. E’ sempre emozionante vincere certe sfide in extremis, e sono molto felice, non soltanto per il gol, ma per il risultato che premia tutta la squadra”.
Questa vittoria vi dà ancora più stimoli in vista del match di domani contro la Vigor Lamezia?
“Assolutamente sì. Vincere serve al morale e alla condizione: cercheremo di sfruttare appieno questo doppio turno casalingo, per rilanciarci ulteriormente in una classifica che comunque non ci vede esclusi dai giochi. Purtroppo, essendo un turno infrasettimanale, avremo meno tempo per prepararci, ma già da ieri abbiamo iniziato a lavorare con il mister per curare ogni aspetto tattico. La Vigor Lamezia è un’avversaria diretta per la promozione, e battendoli ci metteremmo ad un solo punto da loro”.
Quale calciatore, tra i biancoverdi, teme maggiormente?
“Loro sono un’ottima squadra, in ogni reparto del campo. Dovendo fare un nome però, dico Mancosu. Con la doppietta di domenica, è arrivato a quota 12 gol, ad uno da me. Sarà importante fermarlo domani, confido pienamente nei miei compagni”.
Dopo la vittoria sul Fondi, e in vista di questo big match, quali sono le reali ambizioni della squadra?
Io non ho mai smesso di
credere nelle qualità mie e del gruppo. Dopo un girone d’andata ottimo,
abbiamo avuto qualche difficoltà, ma siamo sempre in zona playoff,
pronti a giocarci le nostre carte per la promozione. La crisi
societaria ormai è solo un ricordo, dobbiamo lavorare sodo perché una
piazza come Pagani merita la Prima Divisione. E le ambizioni personali? Si è prefissato un numero di reti da raggiungere?
Sinceramente no. Preferisco vivere il momento, consapevole di quanto di buono fatto fin qui, di domenica in domenica. Ogni partita cerco di dare il massimo, e di essere utile alla squadra. Ad inizio anno la doppia cifra era un obiettivo importante. Adesso che sono a quota 13 ( più 2 in Coppa Italia), cerco di migliorarmi partita dopo partita, sapendo che i miei gol sono merito anche dei miei compagni, che fanno un grande lavoro per mettermi in condizione di segnare.
A gennaio l’hanno cercata in tanti, c’è speranza di vederla ancora a Pagani?
Questo è un discorso da fare a giugno. Ora il mio pensiero va solo al campionato. E’ vero, a gennaio diverse squadre mi hanno cercato, ma sono rimasto, e ora il mio unico obiettivo è la promozione. Sarebbe bello continuare questa avventura in questa bella piazza, anche in Prima Divisione. Dobbiamo provarci tutti insieme, tifosi compresi. A fine stagione tireremo le somme, ma come ho già detto: a Pagani mi trovo bene.