14.2.12

Orlando: "Porto la Paganese in Prima divisione e resto".

L'attaccante confida le sue speranze: "Credo fermamente nella promozione"

 E’ sicuramente la sorpresa di questo campionato, la nota lieta di una squadra che, nonostante i problemi, è lassù e lotta per tornare in Prima Divisione. A suon di gol ha conquistato i tifosi della Paganese e di alcune squadre di serie B, ma Luca Orlando resta con i piedi per terra.
Quanto era importante vincere, dopo 3 pareggi consecutivi, e che emozio­ne prova ad aver regalato la vittoria ai suoi?
“Quella di domenica era una partita fondamentale, e soprattutto molto sentita dai tifosi, per via del gran­de ex, mister Capuano. Do­vevamo reagire dopo una serie di partite non brillan­tissime e un po’ sfortunate, e credo che l’abbiamo fatto nel migliore dei modi. Ab­biamo lottato per 90’. E’ sempre emozionante vince­re certe sfide in extremis, e sono molto felice, non sol­tanto per il gol, ma per il risultato che premia tutta la squadra”.
Questa vittoria vi dà anco­ra più stimoli in vista del match di domani contro la Vigor Lamezia?
“Assolutamente sì. Vin­cere serve al morale e alla condizione: cercheremo di sfruttare appieno questo doppio turno casalingo, per rilanciarci ulteriormente in una classifica che comun­que non ci vede esclusi dai giochi. Purtroppo, essendo un turno infrasettimanale, avremo meno tempo per prepararci, ma già da ieri abbiamo iniziato a lavorare con il mister per curare ogni aspetto tattico. La Vigor La­mezia è un’avversaria di­retta per la promozione, e battendoli ci metteremmo ad un solo punto da loro”.
Quale calciatore, tra i bian­coverdi, teme maggior­mente?
“Loro sono un’ottima squa­dra, in ogni reparto del campo. Dovendo fare un nome però, dico Mancosu. Con la doppietta di dome­nica, è arrivato a quota 12 gol, ad uno da me. Sarà importante fermarlo doma­ni, confido pienamente nei miei compagni”.
Dopo la vittoria sul Fon­di, e in vista di questo big match, quali sono le reali ambizioni della squadra?
Io non ho mai smesso di credere nelle qualità mie e del gruppo. Dopo un girone d’andata ottimo, abbiamo avuto qualche difficoltà, ma siamo sempre in zona play­off, pronti a giocarci le no­stre carte per la promozio­ne. La crisi societaria ormai è solo un ricordo, dobbiamo lavorare sodo perché una piazza come Pagani merita la Prima Divisione.
E le ambizioni personali? Si è prefissato un numero di reti da raggiungere?
Sinceramente no. Preferisco vivere il momento, consa­pevole di quanto di buono fatto fin qui, di domenica in domenica. Ogni partita cer­co di dare il massimo, e di essere utile alla squadra. Ad inizio anno la doppia cifra era un obiettivo importan­te. Adesso che sono a quota 13 ( più 2 in Coppa Italia), cerco di migliorarmi partita dopo partita, sapendo che i miei gol sono merito an­che dei miei compagni, che fanno un grande lavoro per mettermi in condizione di segnare.
A gennaio l’hanno cercata in tanti, c’è speranza di ve­derla ancora a Pagani?
Questo è un discorso da fare a giugno. Ora il mio pensie­ro va solo al campionato. E’ vero, a gennaio diverse squadre mi hanno cercato, ma sono rimasto, e ora il mio unico obiettivo è la pro­mozione. Sarebbe bello con­tinuare questa avventura in questa bella piazza, anche in Prima Divisione. Dobbia­mo provarci tutti insieme, tifosi compresi. A fine sta­gione tireremo le somme, ma come ho già detto: a Pa­gani mi trovo bene.