Rubrica Una giornata particolare di Barbara Ruggiero per paganese.it
Domenica difficile da dimenticare per gli spettatori accorsi sugli spalti, invogliati dalla bella giornata e dall'ultimo risultato in trasferta che faceva ben sperare in chiave play-off. Gol, quello dell'Ebolitana, da dimenticare anch'esso: dopo poco meno di un quarto d'ora dalla ripresa, giunto su una disattenzione difensiva, ha condannato al pareggio una Paganese che, man mano che i minuti passavano, sembrava quanto mai avvantaggiata dai risultati degli altri campi. Pare proprio questo il destino della Paganese quest'anno, condannata per un campionato intero a risultati altalenanti: una domenica ti fa volare con la fantasia, ti mette alle prese con i conti, la classifica, i “se questi perdono e noi vinciamo ci avviciniamo di più a questa posizione in classifica”; e la domenica successiva ti mette di fronte a una realtà ben diversa, scatenando rabbia, delusione e risentimento per un risultato che sarebbe potuto essere differente. E la rabbia e la delusione erano impressi su tutti i volti all'uscita dello stadio. Non mancavano le recriminazioni per quel gol di Luca Orlando con tanto di fallo di mano che avrebbe regalato la vittoria alla Paganese; o qualche imprecazione rivolta al generico indirizzo della difesa che – mi gridava uno spettatore all'orecchio al varco dell'uscita - “prende gol sull'unica azione offensiva dell'Ebolitana; possibile?”. “E se non ci fosse stato quel calcio di punizione di Scarpa?” - gli ha fatto eco un altro avanzando con passo veloce tra la folla. Non pensiamo a cosa sarebbe accaduto se non ci fosse stato il calcio di punizione. Il calcio non contempla i “se” e i “ma”; i tifosi lo sanno bene, incassano il punto e tornano a casa. Nella speranza che da domenica riprenda l'avanzata verso i play-off.
Barbara Ruggiero