29.3.12

L'alleato della Paganese è il calendario.

Tra le contendenti ai playoff gli azzurrostellati hanno un cammino più facile.

E’ tempo di bilanci in casa Paganese, per via del tur­no di riposo previsto per gli azzurrostellati nel prossimo weekend, per provare a di­fendere con i denti il sesto posto ai danni del Gavorra­no. Dopo la domenica passa­ta da spettatrice costretta, la compagine liguorina affron­terà quelle che sembrano avere il sapore di sei finali: tutte gare importanti, a par­tire dal prossimo impegno casalingo del 4 aprile con il Campobasso, anche se con avversari tutti alla porta­ta, eccezion fatta per il big match previsto al Torre con il Catanzaro il 18 dello stesso mese.

Il calendario, sembra sorridere anche al Chieti, freschi di sorpasso in clas­sifica proprio ai danni dei salernitani: nessun impegno proibitivo (sempre sulla car­ta), e soprattutto una gara in più da giocare rispetto ai campani e ai toscani, avendo gli abruzzesi già effettuato il turno di stop previsto per ogni squadra in questo cam­pionato. La formazione che potrebbe avere più grane da risolvere, sembra essere allora il Gavorrano per due motivi principali: su quattro partite esterne da disputare, ben tre potrebbero rivelar­si complicate, dovendo af­frontare i toscani tra le mura amiche Aprilia, L’Aquila e Aversa Normanna: la prima si giocherà le ultime chance per arrivare ai playoff in una sorta di “scontro diretto”, gli abruzzesi si trovano da ini­zio campionato nelle zone nobili della classifica, mentre i partenopei rappresentano sicuramente una delle sor­prese del torneo, trovando­si attualmente all’8° posto, avendo disputato sin qui, un campionato decisamente al di sopra delle aspettative. Il secondo grattacapo, riguar­da invece proprio il riposo imposto dalla Lega, previ­sto alla penultima giornata di campionato, quando sia giochi sia la griglia finale per l’accesso alla post-season, potrebbero essere già vir­tualmente chiusi.

Occorrerà, però per Scarpa e compagni , trovare la massima concen­trazione e condizione psico-fisica per mettere sotto av­versari di spessore inferiore e riprendere a correre, per­ché quando non si sono for­ma e idee di gioco, le brutte sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Stefano Masucci  - resport.it